Nuove istruzioni INPS su permessi 104 e congedo: attenzione ai pagamenti

I lavoratori con 104 possono usufruire di alcune agevolazioni sul lavoro, compresi permessi e congedi straordinari: l’INPS chiarisce alcuni punti relativamente ai pagamenti.

La Legge 104/92 in Italia stabilisce alcune agevolazioni per i lavoratori portatori di handicap o per coloro che si prendano cura di persone con disabilità. Tali agevolazioni possono essere sia di tipo fiscale che lavorativo.

Pagamenti 104 chiarimenti INPS
I lavoratori con 104 hanno diritto a permessi retribuiti e congedi straordinari, ma chi paga? (Cityrumors.it)

Da un punto di vista fiscale, ad esempio, i disabili possono usufruire di una detrazione Irpef oppure dell’acquisto di veicoli o dispositivi elettronici con Iva agevolata al 4%. In altri casi ancora si può beneficiare anche dell’esenzione dal pagamento del bollo auto.

Da un punto di vista lavorativo, invece, la 104 permette di usufruire di 3 giorni di permessi retribuiti al mese e di una serie di permessi orari giornalieri da 1 o 2 ore. Tali agevolazioni si applicano sia ai lavoratori disabili sia a coloro che si prendono cura di un familiare disabile, ad esempio un figlio care-giver di un genitore disabile grave.

Permessi retribuiti e congedo straordinario 104: se l’azienda si rifiuta di pagare, chi paga?

Un’altra possibilità è quella di beneficiare di un congedo straordinario retribuito dal lavoro, proprio al fine di prendersi cura del suddetto familiare. Ma come funzionano i pagamenti in caso di permessi o congedo straordinario? Per rispondere a questa domanda l’INPS ha da poco condiviso dei nuovi chiarimenti in merito.

Richiesta pagamento permessi e congedo 104
I lavoratori disabili o i care-giver di disabili possono usufruire di congedi straordinari e permessi retribuiti: paga l’INPS (Foto Canva) – Cityrumors.it

In un messaggio del 30 agosto 2024, infatti, l’INPS ha chiarito che i pagamenti per i permessi 104 e per il congedo straordinario devono avvenire direttamente in busta paga, tramite anticipo delle somme dovute da parte del datore di lavoro. A tal proposito può però sorgere spontanea una domanda: cosa succede se il datore di lavoro si rifiuta o è impossibilitato a pagare queste somme?

Esistono dei casi ben precisi in cui al datore di lavoro è concesso di non anticipare le somme dovute. In alternativa è l’INPS a erogare i pagamenti nei confronti dei beneficiari di 104. In caso di pagamenti parziali già ricevuti l’ente di previdenza provvederà a erogare il resto. Sarà dunque necessario inviare una dichiarazione comprensiva di IBAN all’INPS in cui si faccia richiesta delle cifre che si intende ricevere.

Dopo aver effettuato delle verifiche, l’INPS provvederà al pagamento delle somme non ricevute dal datore di lavoro. Ad esempio in caso di azienda in fallimento, azienda che si rifiuta espressamente di effettuare i pagamenti, cassa integrazione attiva o azienda non tenuta al pagamento delle somme in oggetto.

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