Il Ministero del Lavoro avvisa i percettori dell’Assegno di Inclusione di aver modificato le scadenze di un importante obbligo.
Per ricevere l’Assegno di Inclusione non basta aver inoltrato la domanda e sottoscritto il PAD. Se non si seguiranno le regole si perderanno i soldi molto presto. Per fortuna le nuove scadenze evitano che si rimanga già ad aprile senza erogazione.
Dal 18 dicembre 2023 i cittadini interessati hanno potuto inoltrare domanda di Assegno di Inclusione, la misura erede del Reddito di Cittadinanza dedicata alle famiglie con minori, invalidi, over 60 e in condizioni di disagio sociale. Il nuovo sussidio attivo dal 1° gennaio 2024 permette ai percettori di ricevere un importo mensile che parte da minimo 500 euro per diciotto mesi con possibilità di rinnovo dopo uno stop di un mese. Inviare la domanda tramite il sito INPS, però, non è sufficiente per ricevere la Carta di Inclusione.
La normativa prevede l’obbligo di sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale tramite la piattaforma SIISL. Il mese successivo alla firma si ricevono i soldi dell’Assegno di Inclusione. Aver già ottenuto le prime erogazioni non significa essere esenti dalla possibilità di perdere la prestazione. Il PAD, infatti, impone degli obblighi. Nello specifico prevede che il beneficiario si rechi entro 120 giorni dalla sottoscrizione presso i servizi sociali.
Proroga della scadenza dei 120 giorni, la novità per l’Assegno di Inclusione
I percettori di AdI hanno l’obbligo di presentarsi all’appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale per la valutazione multidimensionale delle necessità della famiglia. In questo modo i servizi sociali possono individuare percorsi lavorativi o di inclusione sociale più adatti ai componenti del nucleo familiare.
Chi ha inoltrato la domanda subito, già a dicembre, ha la scadenza dei 120 giorni molto prossima. Eppure ancora mancano tante convocazioni. Senza appuntamento si perde il diritto alla misura ma il Ministro del Lavoro consapevole di questi ritardi a causa del lavoro eccessivo dei Comuni che non hanno ancora avuto modo di capire come gestire la nuova situazione ha deciso di spostare i termini della scadenza.
I 120 giorni, nello specifico, non si conteggeranno più (almeno per ora) partendo dal momento della sottoscrizione bensì dalla data di invio del flusso di domande dell’Assegno di Inclusione sulla Piattaforma Gepi. Questa data è il 26 gennaio 2024. Di conseguenza, la scadenza entro cui presentarsi previa convocazione o in autonomia presso i servizi sociali è spostata al 25 maggio. Si evita, in questo modo, la sospensione delle erogazioni nel mese di aprile.