Chi riceve l’assegno di inclusione può ottenere un bonus da 3.000 euro, lo sapevi? Ecco come riceverlo al più presto
Non tutti sanno che ci sono delle buonissime notizie per coloro che ricevono l’Assegno di Inclusione e versano in condizioni di difficoltà economiche.
Lo Stato garantisce infatti un ulteriore aiuto per coloro che stanno affrontando con maggiori difficoltà la difficile situazione economica in cui sta versando il Paese. C’è infatti un nuovo bonus da 3.000 euro che spetta a coloro che ricevono l’Assegno di Inclusione. In questo articolo ti spieghiamo come fare per riceverlo.
Come ricevere il nuovo bonus da 3.000 euro
Così come accadeva con il Reddito di Cittadinanza, anche chi ha il diritto di ricevere l’Assegno di Inclusione potrà avere un incentivo per poter avviare la propria attività da lavoro autonomo o impresa individuale. Ma vediamo chi potrà ricevere questo bonus, che però non potrà essere richiesto. Sarà infatti necessario aspettare che il decreto attuativo venga pubblicato per poter finalmente capire come funzionerà l’erogazione.
Può ricevere il nuovo incentivo da 3.000 euro chi avvia un’attività di lavoro autonomo, di impresa individuale e in una società cooperativa. Ma è importante specificare che l’attività dovrà essere avviata entro i primi 12 mesi di fruizione dell’Assegno di inclusione. Questa misura ha infatti validità di 18 mesi, ma può essere comunque rinnovata di volta in volta ogni 12 mesi. Il bonus è di un massimo di 3.000 euro e può essere calcolato moltiplicando per 6 la cifra percepita dall’Assegno di inclusione, ma nel limite di 500 euro al mese. Coloro che prendono 200 euro di AI, infatti, riceveranno un incentivo di 1.200 euro. Sarà inoltre possibile cumulare l’incentivo con l’Assegno di Inclusione.
Si attende quindi la pubblicazione del decreto attuativo da parte del ministero del Lavoro per capire come fare domanda e chi potrà riceverlo nello specifico. Secondo quanto stabilito, chi percepisce il nuovo bonus non rinuncerà all’Assegno di Inclusione. Ma è bene ricordare che devono essere considerati i nuovi redditi da lavoro autonomo che comportano l’innalzamento del reddito familiare e, dunque, anche un ricalcolo dell’importo percepito.
L’avvio dell’attività dovrà inoltre essere comunicato all’Inps entro il giorno antecedente all’inizio della stessa. In caso contrario si perderà il diritto al beneficio. Inoltre, il reddito concorre per la sola parte che supera i 3.000 euro annui. Se l’importo è inferiore non vi sarà alcun ricalcolo dell’Assegno. Se si supera la soglia dei 3.000 euro all’anno, invece, la differenza dovrà essere aggiunta al reddito familiare e questo sarà il parametro per ricalcolare l’importo dell’integrazione.