Occhio a questo obbligo di fine mese per chi ha case in affitto così

Per le strutture ricettive, comprese case in affitto per uso turistico, è stata introdotta un’importante novità: di cosa si tratta e quali sono le sanzioni previste.

Sono molti gli italiani che decidono di affittare un immobile di proprietà per uso turistico. Si tratta di una tipologia di locazione che prevede la locazione di un’abitazione per un periodo di tempo limitato, non superiore ai 30 giorni.

Casa affitto
Occhio a questo obbligo di fine mese per chi ha case in affitto così (Cityrumors.it)

Proprio in merito, è stata introdotta una novità per i proprietari che scelgono di concedere un immobile in locazione per un periodo di tempo limitato: entro il prossimo 31 dicembre sarà necessario ottenere il Codice identificativo nazionale (Cin), un codice che identifica in modo univoco la struttura. Chi non ottempera a tale obbligo rischia delle pesanti sanzioni. Capiamo come funziona il Cin e quali sono le sanzioni previste.

Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, come funziona e le sanzioni previste

Sono sempre di più gli italiani che scelgono di concedere in affitto un immobile per uso turistico, ossia per un periodo limitato. In modo da rendere sempre più trasparente la locazione turistica e contrastare l’evasione fiscale è stata introdotta un’importante novità.

Casa vacanze
Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, come funziona e le sanzioni previste (Cityrumors.it)

Nello specifico, è stato introdotto l’obbligo di richiedere ed esporre all’esterno della struttura ricettiva il Codice identificativo nazionale (Cin). Si tratta di un codice alfanumerico, destinato alle strutture alberghiere ed extralberghiere italiane, come case vacanza, bed & breakfast, ostelli, agriturismi e alberghi, che permette di identificare in modo univoco l’immobile anche per gli ospiti che prenoteranno. Il Cin dovrà essere richiesto entro il 31 dicembre 2024, inizialmente il termine era stato fissato al 4 settembre scorso, ma è stato prorogato per ulteriori tre mesi.

Per ottenere il codice, bisognerà accedere al portale online del Ministero del Turismo, tramite Spid o Cie, e recarsi nell’apposita sezione. Qui, poi è necessario compilare il modulo specifico inserendo tutte le informazioni e allegando la documentazione richiesta, tra cui un’autocertificazione che attesti la conformità dell’immobile ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative vigenti. A quel punto, dopo le verifiche del caso, verrà rilasciato il Cin che successivamente il proprietario dovrà esporre all’esterno della struttura, ma anche indicare all’interno dei vari annunci online per la prenotazione e sui i siti web personali.

Chi non rispetta la nuova normativa, dal 2 gennaio del prossimo anno rischia sanzioni che possono variare dagli 800 agli 8mila euro per la mancata richiesta del Cin, mentre per i proprietari in possesso del codice, ma che non provvedono ad esporlo all’esterno delle strutture o negli annunci le multe possono variare dai 500 ai 5mila euro.

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