F24, cambia il funzionamento del modello in ambito fiscale. Vediamo nel dettaglio quali sono le novità per i contribuenti.
Proprio in questi giorni scatta un’importante novità fiscale per i contribuenti. In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo del modello F24, familiare per il gran numero di operazioni per cui è necessario. Il decreto legge che dà nuove indicazioni circa l’uso del modello, è stato convertito in legge da pochi giorni, quindi i cambiamenti introdotti diventano effettivi.
La data da tenere a mente è il 1° luglio, quando scattano nuove norme fiscali con il divieto di compensazione per i contribuenti che si trovano in determinate situazioni che vedremo tra poco. Le nuove regole prevedono il divieto dell’uso del modello F24 per questi contribuenti, pur con delle eccezioni.
Da luglio ci saranno delle restrizioni per chi ha dei debiti per imposte erariali, con relative somme aggiunte, registrati a ruolo. Limiti anche per chi ha carichi affidati agli agenti di riscossione per procedure iniziate dall’Agenzia delle Entrate. Queste restrizioni si attuano nel caso i debiti sia superiori a 100mila euro e e le scadenze per i versamenti siano superate.
In questi casi scattano i blocchi alla compensazione con l’uso del modello F24. Sono comunque previste delle eccezioni alla regola. Queste si hanno nel caso di provvedimenti di sospensione dei pagamenti. Deroghe anche per i contribuenti che rientrano in piani di rateazione, purché non in decadenza (la decadenza dalla rateizzazione si ha quando il contribuente è in ritardo con versamento di otto rate anche non consecutive).
Sono esclusi dal divieto di compensazione i debiti per contributi previdenziali, per quote associative, per contributi assistenziali, per i premi delle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Dunque per un contribuente che abbia un debito per imposte erariali superiore a 100mila euro con termini di pagamento scaduti, le restrizioni alle compensazioni si superano se presenta domanda di rateizzazione entro il 30 giugno 2024.
Dal 1° luglio l’Agenzia delle Entrate non accetterà i pagamenti in compensazione con il modello F24, se saranno presenti debiti erariali a ruolo superiori a 100mila euro. In una situazione del genere, il debitore potrà sanare la sua posizione soltanto aderendo al ravvedimento operoso. Occorre fare un’altra importante distinzione.
Per i debiti compresi tra 1.500 e 100mila euro, dovuti a tributi gestiti direttamente dall’Agenzia delle Entrate, l’invio del modello F24 per compensazione è accettato, ma il Fisco applica una sanzione e non è possibile un altro invio, né il ravvedimento operoso. Infine il modello F24 per la compensazione di tributi locali è accettato, senza blocchi o sanzioni, anche se si superano i limiti di debito.
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