Anche se sei un lavoratore autonomo con la Partita Iva hai diritto all’indennità di disoccupazione. Vediamo cosa devi fare.
Non solo ai dipendenti che restano senza lavoro spetta l’indennità di disoccupazione. C’è un modo per ottenerla anche se sei un libero professionista con la Partita Iva.
I lavoratori dipendenti che perdono il lavoro perché vengono licenziati o perché si dimettono per giusta causa, hanno diritto a ricevere la Naspi, cioè l’indennità di disoccupazione. L’importo e la durata della Naspi variano a seconda della durata del contratto di chi è stato licenziato e del suo suo vecchio stipendio.
C’è un aspetto poco chiaro su cui, però, vige ancora moltissima confusione. Se una persona, oltre a lavorare come dipendente, ha anche un’attività in proprio e, dunque, ha la Partita Iva, ha comunque diritto a ricevere la Naspi oppure no? Visto l’attuale carovita, infatti, sono piuttosto frequenti le situazioni di lavoratori che hanno anche un’altra attività autonoma. C’è un modo per ottenere la Naspi anche se hai la partita Iva.
Se sei un dipendente e perdi il lavoro, hai diritto all’indennità di disoccupazione: la Naspi. Ma cosa succede se lavori come autonomo? Lo Stato ti garantirà lo stesso la Naspi oppure no? La Corte di Cassazione è chiarissima su questo aspetto.
Come anticipato, sono sempre di più le persone che, oltre a svolgere un lavoro da dipendente, svolgono anche una seconda attività in forma autonoma per arrivare alla fine del mese. la legge italiana, del resto, non vieta questa possibilità di svolgere, contemporaneamente, due lavori purché essi non si facciano concorrenza tra loro.
In pratica se, per ipotesi, lavoro come dipendente per la Nestlè poi non posso lavorare come autonomo e vendere degli snack prodotti da me. Nessun problema se, per ipotesi, lavoro come autonomo nel settore del giornalismo e della comunicazione o se dipingo e vendo i miei quadri.
Ma cosa succede se perdo il mio lavoro da dipendente? Ho comunque diritto alla Naspi anche se ho una Partita Iva? La risposta della cassazione è chiarissima: sì, ho diritto ugualmente alla Naspi purché il reddito generato come lavoratore autonomo non superi i 4800 euro lordi l’anno. Se, pur avendo la partita Iva, non genero nessun reddito, allora riceverò la Naspi per intero. Se, invece, genero reddito ma non supero il limite di 4800 euro lordi l’anno allora ho diritto al 20% della Naspi.
Nessuna Naspi se, invece, apro la Partita Iva mentre sto già ricevendo la Naspi o se inizio a lavorare molto più del solito e inizio, quindi, a superare il limite di 4800 euro lordi l’anno. La Corte di Cassazione ha preso questa decisione per fare in modo che l’indennità di disoccupazione finisca nelle mani di chi davvero ha necessità e non sa come andare avanti e per evitare l’accumulo di benefici economici nelle tasche dei soliti “furbetti”.
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