Pensione anticipata 2025: cosa può fare chi ha parenti con la legge 104

I lavoratori, che assistono familiari disabili ai sensi della Legge 104, possono accedere ad una serie di modalità di pensionamento anticipato: quali sono.

Sono diverse le agevolazioni di cui possono usufruire le persone che assistono un familiare disabile attraverso la cosiddetta Legge 104, approvata nel 1992. Tra le agevolazioni anche quella che permette di andare in pensione prima rispetto ai requisiti previsti per la pensione di vecchiaia.

Legge 104
Pensione anticipata 2025: cosa può fare chi ha parenti con la legge 104 (Cityrumors.it)

I caregiver possono, difatti, accedere ad una serie di modalità di pensionamento anticipato ritirandosi dall’impiego, in età compresa tra i 59 e i 63 anni. Nello specifico, sono tre le modalità: l’Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 41. Esaminiamo entrambi i casi elencando i requisiti previsti per entrambe le vie agevolate di pensionamento.

Legge 104, le modalità di pensionamento anticipato per i caregiver

Le attuali normative prevedono tre modalità di pensionamento anticipato per i caregiver, ossia i lavoratori che assistono anche un familiare convivente disabile, riconosciuto come portatore di handicap. In realtà, non si tratta di strumenti specifici per queste categorie che, però, rientrano fra le altre che possono usufruirne.

Inps
Legge 104, le modalità di pensionamento anticipato per i caregiver (Foto da Ansa) – Cityrumors.it

La prima via agevolata per andare in pensione è l’Ape Sociale, confermata anche per il 2025 dal Governo italiano attraverso la Legge di Bilancio. Nello specifico, tale meccanismo prevede che il lavoratore può richiedere di andare in pensione avendo compiuto almeno 63 anni e 5 mesi di età e maturato almeno 30 anni di contributi. L’indennità sarà corrisposta ogni mese per 12 mensilità fino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.

La seconda opzione è Quota 41, questa soluzione non tiene conto dell’età anagrafica, e possono usufruirne coloro i quali hanno maturato 41 anni di contributi, chiamati anche “lavoratori precoci”. Infine, è possibile anche accedere ad Opzione Donna, riservata alle lavoratrici che hanno compiuto 61 anni di età (età che scende di un anno per ogni figlio, sino ad un massimo di 2 anni) e raggiunto 35 anni di anzianità contributiva.

In ogni caso, è bene precisare che i requisiti devono essere raggiunti entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento e, al momento della presentazione della domanda di pensionamento anticipato, i caregiver devono assistere da almeno sei mesi il familiare convivente disabile.

Non essendo in possesso dei requisiti di ognuna delle forme appena descritte, il lavoratore può accedere successivamente alla pensione di vecchiaia che può essere richiesta all’età di 67 anni avendo maturato almeno 20 anni di anzianità contributiva. In questo ultimo caso non è previsto il requisito di assistere il familiare da almeno sei mesi.

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