Pensione anticipata a 56 o 61 anni: INPS spiega chi rientra e chi no

Ecco in quale modo è possibile ottenere la pensione anticipata a 56 oppure a 61 anni. I requisiti e chi può accedervi

Le possibilità di interrompere il lavoro iniziando ad usufruire della pensione anticipata sono certamente molteplici ma il requisito anagrafico è un elemento fondamentale per potersi effettivamente fermare ed iniziare a ricevere il beneficio mensile commisurato ai contributi versati.

Come andare in pensione a 56 o 62 anni
Pensione anticipata, le strade possibili prima dei 61 anni (cityrumors.it)

Vi sono però anche delle casistiche ‘alternative’ che, in alcune specifiche situazioni, consentono di andare in pensione ancor prima del previsto, ovvero all’età di 56 anni oppure di 61 anni. Come si possono sfruttare queste soluzioni non conosciute da tutti? Scopriamolo nel dettaglio.

Pensione a 56 o 61 anni? È possibile, ecco come fare

Come tutti sanno i requisiti per l’accesso alla pensione nel sistema contributivo del nostro Paese sono essenzialmente l’età contributiva e l’età pensionabile, in rapporto tra loro per determinare il momento esatto nel quale ci si può fermare. In entrambe i casi, sia che si lavori per un ente pubblico che per un’azienda privata, bisognerà considerare un periodo non inferiore ai 42 anni di lavoro prima di poter beneficiare del trattamento pensionistico. Vi sono però delle alternative che, con soli 20 anni di contributi, permettono ugualmente di ricevere l’assegno ed il tutto con un’età inferiore rispetto all’età pensionabile.

Come funziona la pensione anticipata per il contributivo puro
Pensione anticipata a 56 e 61 anni con invalidità certificata (cityrumors.it)

Ricordiamo che essa è pari a 67 anni e che occorrono almeno 42 anni di contributi versati per quanto riguarda l’età contributiva degli uomini, che si riducono a 41 anni e 10 mesi per le donne. La terza strada è invece riservata ad alcune categorie di persone che, con un’età pensionabile compresa tra i 56 e i 61 anni, possono fermarsi con soli 20 anni di contributi.

Si tratta di una possibilità riservata alle persone con un’invalidità, certificata da un’apposita commissione, all’80% o per i non vedenti e ricade nel sistema misto e contributivo. La differenza di età deriva dal fatto che i 61 anni sono richiesti agli uomini ed i 56 anni alle donne: in questo modo, entro il 31 dicembre 2024, sarà possibile usufruire di una pensione anticipata.

Nel caso di lavoratori che hanno cominciato a lavorare da inizio ’96 in poi e che quindi ricadono nel solo sistema contributivo, invece, la pensione sarà possibile con 20 anni di contributi e 64 anni di età, questo a patto che l’importo della pensione non sia inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Se così non fosse invece non sarà possibile sfruttare questa possibilità e bisognerà attendere i requisiti ‘classici’.

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