Ottenere la pensione anticipata può essere inevitabile per abbassare i tempi previsti per l’attività lavorativa, ottenerla non è però semplice.
La carriera lavorativa è ormai diventata sempre più lunga, anche se inevitabilmente con il trascorrere del tempo si può essere meno efficienti rispetto a quando si è giovani, indipendentemente dal tipo di ruolo che si svolge. È infatti semplicistico pensare che possano essere faticosi solo gli impieghi che richiedono uno sforzo fisico, questo vale altrettanto per i lavori che sono prettamente “mentali”, per questo in entrambi i casi si può arrivare a pensare di voler concludere il prima possibile questa esperienza, così da godere del meritato riposo, se possibile quando si è ancora in salute.
Le normative attuali (da tempo si parla dell’abolizione della Legge Fornero, cosa mai avvenuta) impongono in alcuni casi di optare per la pensione anticipata, nonostante questa possa comportare un assegno ridotto rispetto a chi rispetta la legge. Anche in questo ambito però le regole possono cambiare velocemente, per questo non può che essere importante chiedersi se questo sia possibile anche nel 2025.
Chi opta per la pensione anticipata è spesso consapevole di dover rinunciare a parte dell’assegno a cui avrebbe diritto rispetto a chi dovesse concludere la carriera lavorativa secondo i tempi previsti per legge. Chi è ormai stanco e non riescea essere efficiente nel suo impiego come un tempo è però disposto a questo sacrificio, pensando di poter stare meglio una volta libero dagli obblighi.
In più occasioni si è fatto appello al governo, in modo particolare al Ministro Matteo Salvini, affinché si potesse arrivare all’abolizione della Legge Fornero, ma ancora una volta nessuna misura a riguardo è stata presa. Già da ora non è quindi prematuro pensare al 2025, ben sapendo come la domanda per la pensione debba essere presentata con netto anticipo.
Non sono però previsti cambiamenti rispetto a quanto accaduto finora. La regola per la pensione di vecchiaia resterà anche il prossimo anno la stessa, ovvero maturare questo diritto se si hanno almeno compiuti 67 anni e maturato 20 anni di contributi. Per chi invece dovesse puntare per il sistema contributivo è necessario avere 71 anni di età e 5 anni di contributi.
Non ci sono invece buone notizie per chi sogna già da ora la pensione anticipata. Non è necessario avere un’età minima, per questo è necessario avere 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
A fine 2024 scadranno due opportunità che fino ad ora sono state determinanti per molti, ovvero l’Opzione Donna (61 anni di età e 35 anni di contributi) e l’Ape Sociale (63 anni e 5 mesi di età, 30 o 36 anni di contributi a seconda del profilo di appartenenza).Stesso destino anche per Quota 103, (l’uscita con 62 anni d’età e 41 di contributi), con il ricalcolo contributivo dell’assegno e un tetto all’importo del trattamento, Non si sa ancora se queste saranno rinnovate, se questo dovesse accadere potrebbero essere decise anche alcuna limitazioni, al momento non ancora certe.
Jovanotti tornerà nei palazzetti a Marzo 2025. La passione per la musica gliel'ha trasmessa suo…
Il vice-premier dopo giorni di silenzio parla della decisione della Corte penale internazionale su Netanyahu:…
Il fenomeno dell'hackeraggio si fa sempre più frequente, ragion per cui sono state identificate tre…
Napoli-Roma, Salvatore Esposito sarà allo stadio. Il Genny di Gomorra torna anche su Sky Cinema…
Per le prossime feste di Natale arriva sul mercato anche un prodotto che sta facendo…
Efficacia dei vaccini, trasmissibilità e impatto: tutto ciò che sappiamo sul nuovo volto della pandemia…