Pensione di vecchiaia: in questi casi puoi andarci solo a 71 anni

La pensione di vecchiaia ha due vie di uscita, a 67 anni e a 71 anni. Scopriamo quando occorrerà attendere più a lungo. 

Il traguardo dei 71 anni di età può essere molto lontano eppure l’unico raggiungibile per molti lavoratori. Vediamo chi accederà alla pensione di vecchiaia così in avanti con gli anni.

In pensione di vecchiaia a 71 anni
Prima dei 71 anni niente pensione, per chi (Cityrumors.it)

La pensione di vecchiaia è un trattamento previdenziale erogato ai lavoratori al raggiungimento di determinate soglie anagrafiche e contributive. Possono accedere a questa misura tutti i lavoratori dipendenti e autonomi al compimento del 67 anni di età e con minimo venti anni di contributi. Tra pochi anni si prevede che il requisito anagrafico possa variare considerando che è legato alla speranza di vita. Per i lavoratori quarantenni di oggi si stima un’età pensionabile a 71 anni in futuro.

Ma c’è chi già oggi deve necessariamente attendere questo traguardo per poter lasciare il momento del lavoro. Parliamo dei lavoratori contributivi puri – ossia che hanno iniziato a maturare contributi a partire dal 1° gennaio 1996 – che non hanno maturato venti anni di contributi a 67 anni di età. Se il requisito contributivo non dovesse essere rispettato bisognerà aspettare per il pensionamento i 71 anni quando è possibile ottenere il trattamento anche con cinque anni di contribuzione.

La pensione di vecchiaia con uscita a 71 anni di età

Il lavoratore che compie 67 anni e non ha 20 anni di contributi maturati dovrà attendere di centrare il requisito minimo contributivo negli anni successivi continuando a lavorare o versando contributi volontari. Se dopo quattro anni non si sono ancora raggiunti i venti anni di contribuzione, allora l’uscita ci sarà a 71 anni di età con soli cinque anni di contributi. 

In pensione a 71 anni, in quali casi
La pensione a 71 anni con 5 di contributi (Cityrumors.it)

Il trattamento sarà liquidato con sistema di calcolo contributivo e non si potrà richiedere l’integrazione al minimo in caso di importo molto basso. Conviene, dunque, cercare di raggiungere il requisito contributivo minimo a 67 anni soprattutto se si è prossimi. Per farlo si potrebbe pensare di recuperare i contributi che mancano facendoli confluire in una differente Gestione pensionistica per cui si ha diritto ad una pensione supplementare calcolata sempre con il sistema contributivo.

Compiuti i 67 anni, poi, in attesa della pensione di vecchiaia si potrebbe richiedere l’assegno sociale all’INPS. La misura verrà erogata fino al raggiungimento dei requisiti di 71 anni di età e pochi anni di contributi. L’importo dell’assegno sociale è di 534,41 euro nel 2024 e il trattamento viene erogato per tredici mensilità solamente ai residenti in Italia da minimo dieci anni contributivi. Non sono richiesti limiti reddituali entro cui restare per ottenere la prestazione.

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