Fai attenzione quando compili questo modulo per la pensione, perché rischi di perdere parecchi soldi. Ecco come farlo correttamente.
Tutti i pensionati che hanno accesso a prestazioni previdenziali o assistenziali legate al reddito sono obbligati a presentare la Dichiarazione della Situazione Reddituale, o RED. Se necessario in base alla prestazione in questione, inoltre, potrebbe essere necessario presentarla anche per il coniuge o altri componenti del nucleo familiare.
Il modello RED va presentato ogni anno all’INPS, visto che è legato al reddito che può variare spesso. Questo non è necessario se il beneficiario ha già presentato i modelli 730 o Redditi PF all’Agenzia delle Entrate, dichiarando tutti i redditi del nucleo familiare. In questo caso l’INPS avrà già accesso a tutte le informazioni necessarie per il RED.
La scadenza per presentare il modello RED è definita dall’INPS anno per anno. Normalmente questa arriva il 31 marzo del secondo anno successivo a quello di riferimento dei redditi. Per la scadenza dei modelli 2023 (ovvero i redditi che influiscono sulle prestazioni relative all’anno 2022) è stata fissata invece per il 28 febbraio 2024. Non presentare il modello RED entro la scadenza può causare la sospensione ed eventuale revoca definitiva delle prestazioni per il beneficiario, quindi è bene presentarlo in tempo.
Pensione, modello RED: cosa devi sapere per non perdere soldi
Le prestazioni che richiedono la presentazione del modello RED sono le maggiorazioni sociali sulle pensioni, integrazioni al trattamento minimo, assegni di invalidità (civile e non), trattamenti di famiglia, pensioni e assegni sociali e integrazioni della quattordicesima. I soggetti che devono dichiarare i redditi all’INPS sono:
- Quelli che non presentano la dichiarazione dei redditi ma hanno redditi al di fuori della pensione (per esempio chi riceve redditi da pensione a ha un’abitazione principale sotto una certa cifra;
- Chi deve rilasciare la dichiarazione relativa a decesso, espatrio o rinuncia;
- Chi presenta il modello 730 o redditi PF ma ha redditi non riportati al suo interno, come interessi bancari o titoli di Stato;
- Chi ha un coniuge o altro familiare con redditi non dichiarati all’Agenzia delle Entrate;
- I titolari di certi tipi di reddito dichiarati in modo non funzionale alla dichiarazione previdenziale (es. redditi da lavoro autonomo);
Questi obblighi riguardano anche chi ha meno di 76 anni ed è titolare di prestazioni legate al reddito e chi ha più di 75 anni e ha almeno un reddito oltre alla pensione con un soggetto sotto ai 76 anni nel nucleo reddituale.
I pensionati devono verificare di avere i prerequisiti di accesso per le prestazioni che richiedono il modello RED. Questo si può fare direttamente all’INPS o attraverso un CAF. Una volta fatto questo, il modello RED può essere inviato all’INPS via canale telematico o, alternativamente, “offline”. La prima opzione si può sfruttare dal portale dell’INPS o con il servizio di assistenza di un professionista del CAF. La seconda sfrutta il contact center dell’INPS ai numeri 803 164 o 06 164 164 (rispettivamente rete fissa e rete mobile). Infine, è possibile presentare il modello cartaceo a tutte le strutture INPS.
L’INPS offre anche un software compilativo RED, nel quale possiamo usare una matricola di acquisizione di 32 caratteri assegnata dall’INPS. Da notare che l’INPS non invia né la richiesta RED né la matricola in questione, quindi sta al pensionato tenerne conto. Sono soggetti alla richiesta di sollecito i pensionati che non hanno risposto alla verifica dei redditi dell’anno richiesto o quelli che non hanno fornito dati sufficienti per ottenere la matricola. In questi casi arriverà una lettera direttamente dall’INPS.