Le pensioni di giugno saranno un po’ diverse rispetto ai mesi precedenti. Vediamo a cosa bisogna prestare la massima attenzione.
Molti attendono giugno con ansia per iniziare a godersi i primi weekend al mare. I pensionati, invece, quest’anno attendono giugno con trepidazione per ricevere gli arretrati. A giugno, infatti, ci saranno importanti cambiamenti sugli assegni Inps.
Manca poco a giugno. Qualcuno starà già pensando all’inizio dell’estate, alle prime gite fuoriporta al lago, ai picnic o ai weekend al mare. Chi è in pensione, molto più probabilmente, sta pensando agli arretrati che gli spettano e che riceverà proprio il prossimo mese.
Ricordiamo che, quest’anno, l’1 giugno è un sabato. pertanto chi riceve la pensione tramite accredito sul proprio conto corrente bancario o postale, la vedrà non prima di lunedì 3 giugno. Chi, invece, ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali, potrà ritirarla da sabato 1 giugno fino a mercoledì 5 giugno a seconda della lettera iniziale del cognome.
Grandi manovre in arrivo a giugno per quanto riguarda le pensioni. Arriveranno, finalmente, gli arretrati. Questo vuol dire pensioni più ricche. Vediamo tutto nei dettagli.
Le pensioni, quest’anno, sono aumentate per due ragioni: la rivalutazione annua e l’abbassamento delle aliquote Irpef. Per quel che riguarda la rivalutazione annua, nel 2024 corrisponde al 5,4%. Tale percentuale, tuttavia, è stata applicata solo agli assegni fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.
Al di sopra di tale soglia, la rivalutazione c’è comunque stata ma in percentuali inferiori. Le pensioni d’oro, ad esempio – cioè quelle che superano di ben 10 volte l’importo delle pensioni minime – quest’anno sono state rivalutate solo del 32%. La rivalutazione annua ha effetto dal primo mese dell’anno ma, spesso, i ricalcoli degli assegno vanno per le lunghe e, dunque, molti potrebbero ricevere l’aumento a giungo con tanto di arretrati relativi ai mesi scorsi.
Non solo: quest’anno le aliquote Irpef sono passate da 4 a 3. Nello specifico la seconda aliquota – quella del 25% – è stata cancellata e chi ha un reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro da quest’anno paga il 23% anziché il 25%. Gli aumenti relativi a questo risparmio di 2 punti percentuali proseguiranno anche a giugno.
Per quanto riguarda la quattordicesima, invece, è necessario attendere fino a luglio. Ricordiamo, però, che questa maggiorazione spetta solo a chi ha almeno 64 anni – o li compie entro giugno, altrimenti la quattordicesima verrà riconosciuta a dicembre – e una pensione non superiore a due volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.
Dopo tante belle notizie, purtroppo, arriva anche una “nota stonata”: proseguono le trattenute per i pensionati con debiti superiori a 100 euro, derivanti da conguagli di inizio anno. I pensionati con una pensione che non supera i 18.000 euro annui e con debiti superiori a 100 euro, saranno soggetti a trattenute ogni mese fino a novembre 2024.
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