Pioggia di aumenti sulle pensioni. Gli importi cresceranno e di molto. Vediamo insieme le cifre e chi saranno i fortunati.
Finalmente qualcosa si sta muovendo: arrivano i tanto attesi aumenti sulle pensioni. Milioni di pensionati potranno tirare un sospiro di sollievo. Vediamo cosa accadrà.
Il nodo delle pensioni resta il più arduo da sciogliere ma, finalmente, dopo anni, qualcosa inizia a muoversi. Gli obiettivi da raggiungere entro la fine di questa prima legislatura del Governo di Giorgia Meloni sono due: abolire la legge Fornero e, di conseguenza, abbassare l’età pensionabile; aumentare l’importo delle pensioni.
Per il momento abolire la legge Fornero sembra difficile sia per mancanza di risorse finanziarie sia per la crescente denatalità che continua a colpire l’Italia. Sul fronte degli aumenti, invece, qualcosa si sta muovendo. Alcuni sono già arrivati ma, a breve, potrebbero arrivare altri molto più sostanziosi. Purtroppo, però, non tutti beneficeranno dei nuovi incrementi.
Pensioni: ecco di quanto aumenteranno e per chi
Previsti nuovi aumenti delle pensioni. Il Governo di Giorgia Meloni è già al lavoro per far lievitare gli assegni previdenziali degli italiani, attualmente tra i più bassi in Europa. I nuovi aumenti potrebbero arrivare già dal prossimo gennaio ma non riguarderanno tutti. Analizziamo la situazione nei dettagli.
A marzo i pensionati hanno visto crescere i loro assegni di circa 21 euro al mese. Infatti con la riforma fiscale, il Governo Meloni ha abbassato le aliquote Irpef portandole da quattro a tre. In pratica sono stati accorpati il primo e il secondo scaglione Irpef. A trarre vantaggio da questa modifica sono stati coloro che hanno una pensione compresa tra 15.000 e 28.000 euro lordi all’anno.
Infatti questa fascia fino al 2023 pagava un’aliquota pari al 25% mentre da quest’anno paga un’aliquota del 23%. Ma l’Esecutivo non si ferma e ha intenzione di abbassare ulteriormente l’Irpef con la legge di Bilancio 2025. L’ipotesi più avvalorata, almeno per il momento, sarebbe quella di estendere l’aliquota del 35% fino ai redditi annui lordi di 55.000 euro. Non solo: si sta valutando di abbassare tale aliquota portandola al 34% o, addirittura, al 33%.
Se così fosse i benefici sarebbero tanti ma riguarderebbero soprattutto le pensioni più ricche, cioè quelle comprese tra i 50.000 e i 55.000 euro lordi all’anno che, attualmente, pagano un’aliquota del 43%. Costoro potrebbero avere un risparmio fino a 1200 euro l’anno. In pratica avrebbero un assegno più ricco di 100 euro ogni mese.
A cascata ne trarrebbero giovamento anche i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro che pagherebbero non più un’aliquota del 35% ma del 34% o del 33%. Nessun beneficio, invece, per le fasce reddituali più basse. Per il momento, bisogna precisare, si tratta solo di ipotesi su cui il Governo Meloni sta lavorando. Prima di tutto è necessario trovare le risorse finanziarie necessarie a mettere in atto tale modifica.