Non sperare troppo nella pace fiscale: non si applica a tutti i debiti. Per una determinata tassa, ad esempio, niente pace fiscale.
Pace fiscale sì ma non per tutti. O meglio: non per tutte le tasse. C’è un’imposta molto odiata che, però, siamo tenuti a pagare. Il Governo, in questo caso, non ci verrà incontro e non stralcerà i nostri debiti. Vediamo di quale tassa si tratta.
La pace fiscale rappresenta un grande aiuto per molte persone che, per vari motivi, nel corso degli anni, hanno contratto debiti con Il Fisco. Quando parliamo di debiti pensiamo subito ai soliti “furbetti” ma non sempre è così: spesso tanti padri di famiglia non riescono a pagare tutto e si ritrovano indebitati.
La pace fiscale rappresenta anche un modo per il Governo per recuperare almeno parte dei debiti e rimpolpare, seppur in misura inferiore, le casse statali. Insomma fa comodo tanto ai cittadini quanto allo Stato. Non viene però applicata a tutti i debiti. C’è una tassa ad, ad esempio, alla quale non si applica.
Pace fiscale: ecco la tassa a cui non viene applicata
Niente pace fiscale per una tassa: una delle più detestate da tutti gli italiani. Se in passato non l’hai pagata, ora è arrivato il momento di saldare i tuoi debiti e non ti verrà concesso nessuno sconto. vediamo di cosa si tratta.
Niente pace fiscale per la Tari, la tassa sui rifiuti. Questa imposta comunale fu introdotta dal 2014 e rappresenta il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Negli ultimi anni l’importo della tari è aumentato in misura notevole e nel 2024 aumenterà ulteriormente.
Secondo le prime stime a Firenze si registrerà addirittura un aumento del 3,2%, a Padova del 3,3% e nelle cittadine di Ancona e Perugia gli incrementi raggiungeranno niente di meno che il 7%. Aumenti importanti anche a Verona dove si prevede un incremento dell’imposta del 5,6%. Il vero salasso sarà per chi vive a Roma. La giunta del sindaco Dem Roberto Gualtieri ha spiegato che l’aumento salasso per i cittadini sarebbe dovuto essere del 14%.
Per evitare questo rincaro, l’amministrazione si è affidata ai fondi recuperati con la lotta all’evasione fiscale. Pertanto se negli anni scorsi non hai pagato regolarmente la tassa sui rifiuti, quest’anno sarai chiamato a saldare il tuo debito altrimenti sarai co-responsabile di un aumento esorbitante del prezzo di questa tassa. Quindi niente pace fiscale per quel che riguarda la Tari ma dura lotta contro chi evade.
Nella Capitale, in ogni caso, la Tari aumenterà: non del 14% ma del 3% circa. L’unica città che sembra andare contro questa tendenza, per il momento, è Milano: la giunta comunale del capoluogo lombardo ha deciso di non applicare nessun incremento. Almeno per quest’anno.