Ti chiedi da sempre perché gli interessi sui conti correnti sono bassi? Tutto dipende dalla regione in cui si vive: approfondiamo il discorso.
Tutti i conti correnti hanno una percentuale di interessi specifica. Si tratta di un dato che non cambia e rimane fisso per sempre. Questo è ciò che abbiamo creduto fino a questo momento almeno. In realtà il tasso di interessi non è sempre uguale. C’è una variabile che bisogna tenere in considerazione. Ecco perché è un argomento molto importante di cui parlare e riflettere prima di muovere il proprio denaro.
Ma come si può capire qual è la percentuale di interesse corretta? Noi sappiamo che nonostante siano aumentate le tasse della Banca Centrale Europea (con un incremento del 4.5% nell’arco di un anno), gli interessi sui conti correnti sono rimasti molto bassi. Questo è successo perché il territorio nazionale predispone percentuali diverse. Il fattore determinate è proprio la regione d’appartenenza.
Tasso di interesse, varia a seconda della regione in cui si vive: le percentuali da conoscere
Per fare un esempio è sufficiente dare un’occhiata alle regioni italiane. Con un deposito di soli 5.000 euro in alcune città i guadagni sono differenti. A Roma e a Milano è possibile accumulare un massimo di 13 euro. In un posto come Trento, invece, si sale fino a 18,2 euro. A Firenze si riscontra una cosiddetta “via di mezzo” con 15 euro. La situazione cambia quando si guarda le percentuali imposte nel meridione.
A Napoli gli interessi scendono fino a 8 euro. In alcuni casi si possono ricevere soltanto 6,5 euro (dipende dal conto corrente). Le percentuali sono dettate da alcune esigenze specifiche. La FABI, acronimo di Federazione Autonoma Bancari Italiani, è stata chiara al riguardo. Chi ha un controllo maggiore del proprio conto corrente, con la possibilità di pagare regolarmente le tasse, riceve una sorta di “benefit” in regalo. Questo si traduce in un aumento del rendimento.
La disparità ha un impatto significativo per le famiglie italiane. Soprattutto per quelle che vivono nel meridione, dove la disponibilità economica è più bassa. Il rendimento più alto registrato attualmente è concentrato in Lombardia. Soltanto in questa regione si detiene il 20,4% del totale nazionale, con 234,4 miliardi di euro depositati nei conti correnti. Di seguito troviamo il Lazio e il Veneto, con 10,5% e 9,2% di riserve nazionali. Le percentuali di interesse sono molto più complesse di quello che sembra.