La prescrizione non si applica solo ai reati ma anche agli importi da pagare e vale quindi per le bollette: quando nel 2024?
Sono due gli elementi fondamentali da considerare quando si guarda alla prescrizione delle bollette, da un lato la possibilità effettiva di non pagare quanto dovuto in via definitiva e automatica, dall’altra invece le istanze di pagamento che potrebbero essere relative a delle procedure di recupero. Ci sono delle casistiche differenti, ma la legge in questo punto è molto chiara.
Secondo quanto stabilito dalla Legge 205 del 2017 all’articolo 1 viene applicato un regime apposito per quanto concerne la fornitura di acqua, luce e gas e quindi per le bollette comuni che i cittadini ricevono dalle varie aziende.
Prescrizione bollette 2024: quando si può non pagare
La prescrizione delle bollette viene determinata quando intercorre un periodo apposito ma la vera novità è che questo è stato ridotto notevolmente e non tutti lo sanno. Se prima era necessario far passare 5 anni per l’entrata in prescrizione, ora invece devono passare solo 2 anni. Questo sistema biennale quindi considera sia gli utenti privati che le attività, vale per tutti. Per le bollette della luce si applica questo tipo di prescrizione e quindi di fatto non è necessario pagare gli importi correlati. La prescrizione vale anche per il gas in termini biennali, però a partire dal 2018 quindi per le bollette che erano già state erogate si applica la normativa vigente al momento quindi 5 anni.
Per chiarire la questione, se un cittadino riceve una bolletta passata con consumi di gennaio 2018, a partire da gennaio 2023 è in prescrizione e non si paga. Se invece riceve una bolletta di aprile 2018 è andata in prescrizione nell’aprile 2020. Quindi bisogna sempre fare questo tipo di calcolo per non sbagliare. Per l’acqua invece i due anni si applicano dal 2020 quindi quelle inviate in precedenza devono essere pagate se non decorrono 5 anni. Anche per quelle di conguaglio dell’acqua si applica la medesima formula quindi entro il 1° gennaio, si prescrivono in 5 anni, dopo in 2 anni.
C’è però un cavillo a cui bisogna prestare attenzione, la legge vale a meno che la società non sia comunque attiva a inviare dei solleciti. Perché quando un cittadino riceve un sollecito di fatto il periodo si interrompe e ricomincia. Quindi la regola vale ma solo se non si ricevono notifiche di sollecito formale, altrimenti in quel caso bisogna necessariamente pagare perché non vi è alcuna prescrizione delle bollette.