Prestiti INPS per dipendenti: fino a 48 rate e con interessi agevolati

Scopriamo quali sono le condizioni dei prestiti INPS per i dipendenti pubblici: c’è un’importante agevolazione che devi conoscere.

L’istituto previdenziale eroga dei prestiti agevolati in favore dei dipendenti pubblici, offrendo loro un’opportunità finanziaria di tutto rispetto. Così facendo i dipendenti pubblici potranno accedere ad un credito beneficiando di tassi agevolati.

Condizioni dei prestiti INPS
Una serie di prestiti a tasso agevolato – (Cityrumors.it)

I prestiti INPS sono erogati in favore dei dipendenti del gruppo Poste Italiane degli insegnanti delle scuole statali, dell’infanzia, dei dipendenti pubblici e dei pensionati scritti alla gestione unitaria. L’istituto previdenziale mette a disposizione dei propri dipendenti tre diverse categorie di prestiti: piccoli prestiti, pluriennali e cessioni del quinto della pensione. Scopriamo di cosa si tratta e quali sono le condizioni per potervi accedere.

Prestiti INPS per i dipendenti: il credito a tasso agevolato

L’istituto previdenziale mette a disposizione dei dipendenti pubblici una serie di prestiti a tasso agevolato di durata variabile. Una caratteristica che contraddistingue questa tipologia di credito è la flessibilità che consente al lavoratore di scegliere tra diversi opzioni di rimborso in base alle proprie esigenze.

Una serie di prestiti a tasso agevolato
Condizioni dei prestiti INPS – (Cityrumors.it)

Come abbiamo visto, l’INPS offre tre diverse tipologie di prestito. I piccoli prestiti rappresentano un’opzione di finanziamento di breve durata, che prevede un piano di ammortamento con rate costanti. Le rate sono trattenute direttamente dalla busta paga o dal cedolino della pensione.

Quest’opportunità è riconosciuta ai lavoratori che operano presso le Amministrazioni statali o gli enti locali e chiedono un piccolo credito, rimborsato tramite il versamento di un contributo, trattenuto in busta paga, con una aliquota dello 0,35%. Il lavoratore ha la possibilità di richiedere importi che corrispondono a una singola mensilità o a multipli di essa. Sul prestito si applica un tasso di interesse nominale annuo del 4,25% e un’aliquota dello 0,50% per le spese di amministrazione.

I lavoratori possono chiedere anche un prestito pluriennale, rimborsato tramite rate costanti con trattenuta direttamente sullo stipendio o sulla pensione. La richiesta di questo prestito deve essere motivata in base al regolamento disponibile sul sito dell’Inps. L’importo massimo che può essere richiesto è pari a un quinto dello stipendio, con una durata quinquennale, ovvero di 60 rate mensili, oppure decennale di 120 rate mensili. Il tasso di interesse nominale applicato a questo tipo di prestito del 3,5%, con una aliquota per le spese di amministrazione dello 0,5%.

Il pagamento delle rate avviene tramite credito sul conto corrente indicato al momento della richiesta. Dunque a differenza dell’altro finanziamento non è prevista la trattenuta direttamente in busta paga o nel cedolino.

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