Chi ha sottoscritto la Partita IVA può fare richiesta di alcuni prestiti, ecco come e quali documenti servono per poterli richiedere
La Partita IVA è un codice identificativo che viene attribuito a delle persone fisiche o giuridiche che svolgono attività economiche in maniera autonoma. Tra questi rientrano tutti i liberi professionisti, gli imprenditori, i commercianti o gli artigiani. Questa è necessaria quando si emettono fatture, oppure quando si opera legalmente nel sistema fiscale. Si tratta quindi di un obbligo per tutti coloro i quali producano reddito al di fuori del lavoro dipendente oppure occasionale.
Il codice di cui abbiamo parlato è composto da 11 cifre così divise: le prime sette servono a identificare il titolare, le tre che seguono sono il codice dell’Ufficio delle Entrate di competenza e l’ultima rappresenta una cifra di controllo. Aprire la Partita IVA è gratuito e si può fare attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate o grazie all’aiuto del proprio commercialista.
Una volta aperta si è tenuti a scegliere un regime fiscale che si divide in ordinario o forfettario e, quindi, a versare le imposte sul reddito prodotto, tra cui rientrano l’IRPEF o l’IRES per le società, e l’IVA. Esistono, inoltre, degli obblighi aggiuntivi, tra i quali la tenuta della contabilità e la presentazione delle dichiarazioni fiscali periodiche.
La Partita IVA è una componente fondamentale del sistema economico, questa favorisce la regolamentazione e la tracciabilità delle attività professionali e imprenditoriali di lavoratori non dipendenti.
Per i professionisti che detengono la Partita IVA, è possibile richiedere dei prestiti. Si tratta di finanziamenti destinati a dei professionisti che hanno come obiettivo quello di fornire denaro per fare degli investimenti o per sostenere le spese dell’attività.
Facendo così, si garantisce una maggiore flessibilità economica a tutti i liberi professionisti, chiamati a periodi in cui devono affrontare determinati periodi caratterizzati da spese economiche differenti. Così facendo si guadagna in stabilità e continuità, permettendo a questi di cogliere anche le varie opportunità di business.
In particolar modo, esistono quattro tipologie di prestiti per Partita IVA, che cambiano l’uno dall’altra per il canale tramite il quale possono essere ottenuti, oppure per lo scopo per il quale sono invece richiesti dal libero professionista. Si dividono soprattutto in: Prestiti per liquidità; Prestiti finalizzati; Prestiti a fondo perduto; Prestiti per partite IVA in regime forfettario.
Per ottenerli servono dei requisiti e una documentazione specifica da presentare: la Dichiarazione dei redditi; un garante che possa dare sicurezza sul pagamento della somma qualora il richiedente non riuscisse; e una serie di documenti personali come la carta d’identità, il codice fiscale e, se necessario, un business plan.
Una giornata di ordinaria follia sul fronte della guerra, se da una parte gli americani…
Come si fa a sbloccare un conto corrente di una persona defunta per ottenere l'eredità?…
Aggiornamento sui livelli essenziali di assistenza: un nuovo elenco di cure gratuite assistenziali dal 30…
Legge di Bilancio, i nuovi parametri sono al vaglio: attenzione maggiore agli investimenti immobiliari e…
Un bambino di soli 10 anni ha perso la vita nel giorno di Santo Stefano.…
Ordinano una pizza, ma non hanno tanti soldi per poter premiare la persona che gli…