Anche l’estate 2024 sarà segnata da aumenti e rincari sui prezzi dei carburanti. Ecco le cifre che spaventano gli italiani.
Ci risiamo. Ogni anno, ogni estate, la stessa storia. La lotta per tentare di risparmiare sul costo del rifornimento di carburante ci accompagna ormai da mesi, forse da anni. Ma è soprattutto in estate che il peso dei rincari si fa sentire maggiormente. Ecco le cifre che rischiano di far diventare un incubo le vacanze di molti italiani.
Tutto nasce, grossomodo, con la crisi in Ucraina. Era il febbraio del 2022 quando la Russia di Vladimir Putin decideva di invadere lo Stato confinante, riportando la guerra nel cuore dell’Europa. Da quel momento, un anno e mezzo di conflitto che, oltre a morte e devastazione, ha causato anche importanti ripercussioni economiche globali. Un po’ come avvenne per la pandemia da Covid-19, che non colpì pesantemente solo la salute pubblica.
Da quel momento, infatti, un po’ tutto il mondo occidentale iniziò a subire continui rincari sul costo del rifornimento del carburante. I prezzi di diesel e benzina erano e, ancora oggi, dopo diverse oscillazioni, sono alle stelle. In numerosi distributori, viene ormai costantemente superata la soglia, psicologica e materiale, dei due euro al litro. Addirittura, in passato, il diesel arrivò a costare più della benzina. Un fatto più unico che raro.
Tutto questo, evidentemente, ha incidenze e ripercussioni significative, durante l’anno, per chi usa il proprio mezzo per gli spostamenti di lavoro. Ma è in estate che rincari e aumenti sul prezzo dei carburanti possono far salire – e di molto – il budget delle (meritate) vacanze degli italiani.
Estate 2024: tornano i rincari sui carburanti
In tanti, storicamente, programmano di spostarsi in lungo e in largo per l’Italia in macchina. I viaggi on the road hanno sempre il loro fascino e permettono di non essere “schiavi” dei mezzi pubblici. E che dire di chi aspetta l’estate per far uscire dal proprio garage il proprio camper o la propria roulotte?
Ebbene, l’estate 2024 appena iniziata sembra non essere assolutamente il momento giusto per fare tutto questo. A salire sono tutti i carburanti. Dal diesel alla benzina. Ma non mancano gli aumenti, a volte significativi, anche sul costo di GPL e metano, solitamente identificati come quelli meno costosi.
Il prezzo medio della benzina self service ha raggiunto 1,859 euro al litro, con un aumento di 0,003 euro rispetto alla rilevazione precedente. Il servito, invece, come dicevamo prima, supera quasi sempre i due euro al litro. Anche il costo medio del diesel self service sale ed è ora di 1,735 euro al litro, rispetto ai 1,727 euro al litro della rilevazione precedente. Il prezzo medio del metano varia tra 1,314 e 1,386 euro al chilogrammo, mentre il GPL va da 0,714 a 0,732 euro al litro. Tutto questo, evidentemente, peserà e non poco sui bilanci familiari. E in tanti dovranno riconsiderare anche le proprie vacanze.