Acquistare casa è un momento importante della vita ma i rischi sono sempre in agguato: a cosa bisogna fare attenzione?
Acquistare un immobile è un grande passo, soprattutto in un periodo di crisi economica come quella che stiamo vivendo. Scegliere di farlo da un privato può essere, per certi versi, pericoloso. Questo perché quando non ci sono i controlli di un’agenzia specializzata potrebbero esserci certi cavilli e vincoli, sconosciuti ai più, che in futuro potrebbero determinare grossi problemi.
Una delle questioni più comuni riguarda l’acquisto di un immobile precedentemente acquistato con l’utilizzo delle agevolazioni prima casa. Ci sono alcuni dettagli che è bene conoscere a tal proposito prima di fare “il grande passo”.
Coloro che infatti aderiscono a questo privilegio hanno uno sconto corposo proprio per consentire di comprare un bene che diventi la prima casa, non per scopi differenti come acquistare e rivendere per maggiorare il valore. Per tale motivo ci sono dei vincoli su quello che si può o non si può fare, pena il decadimento stesso dell’agevolazione e l’obbligo di versare l’intero corrispettivo allo Stato.
L’unica concessione per vendere la casa prima dei cinque anni limite è comprare un’altra casa nel giro di 12 mesi. Altrimenti il proprietario è tenuto a versare tale somma. Se l’immobile però è stato venduto sorge un problema anche per il nuovo acquirente, ignaro di ciò che è accaduto. E magari anche successivamente ad una spesa complessiva di un certo tipo, avendo quindi scelto l’immobile nonostante un prezzo non economico.
Lo Stato come prima linea si rifà sul venditore, quindi sulla persona che ha fruito dell’agevolazione. Laddove questo per motivi vari, come la mancata disponibilità di fondi, non potesse subentrare all’impegno economico, l’Agenzia delle Entrate potrà spostare la sua attenzione successivamente sull’acquirente. Quindi sulla persona che secondariamente ha acquistato l’immobile.
Ciò vuol dire che questo soggetto si troverà a dover pagare quanto spettante, pena una pendenza con risvolti legali. La legge è chiara ed è quanto previsto dalla normativa vigente in materia, successivamente l’acquirente potrebbe rifarsi sul venditore. Ma se questi risulta senza alcun bene e soprattutto se lo Stato non è riuscito ad ottenere quanto dovuto, è improbabile che possa riuscirci un privato cittadini.
Il problema maggiore è che l’Agenzia delle Entrate può avvalersi sulla casa e, senza pagamento, procedere con un’asta giudiziaria dell’immobile. Per evitare che ciò accada, oltre i controlli del caso, è bene annotare ogni dettaglio in fase di firma dal notaio. Se la persona che sta vendendo l’immobile informa l’acquirente della presenza di tale agevolazione e se la vendita avviene prima dei cinque anni, il suddetto deve versare il contributo che dovrebbe dare allo Stato (la differenza con il bene acquistato). In questo modo, laddove si impegni ad acquistare un nuovo immobile nei 12 mesi, riscatterà i fondi senza problemi. Altrimenti ci sarà un cuscinetto per tutelare il nuovo acquirente.
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