È stato prorogato lo smart-working fino al 31 dicembre 2023 ma non per tutti. Ecco chi sono i lavoratori che ne possono usufruire.
Durante il periodo legato all’emergenza Coronavirus si è imposto il lavoro agile o smart-working che, nei mesi, ha visto diverse proroghe. La Legge 3 luglio 2023 n. 85, ad esempio, ha prorogato un’altra volta i termini in materia di lavoro agile a determinate categorie di lavoratori e solo con determinati requisiti.
Questa proroga, tuttavia, non riguarda tutti i settori, ma alcuni lavoratori nello specifico. Per molti di noi, la possibilità di lavorare da casa è sicuramente utile a livello organizzativo. Ecco dunque chi sono i “fortunati” che potranno ancora usufruirne.
A chi spetta la proroga dello smart-working?
A luglio 2023 c’è stata la proroga agevolata dello smart-working fino al 31 dicembre 2023 per due categorie di lavoratori: i lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione e del settore pubblico, e i genitori con figli al di sotto dei 14 anni. In questo secondo caso la proroga vale solo se si è dipendenti privati. Quindi tutti i dipendenti pubblici che hanno figli con età inferiore ai 14 anni non possono più accedere allo smart-working agevolato.
Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e del settore pubblico fragili, la proroga dello smart-working non vale fino al 31 dicembre 2023 ma soltanto fino al 30 settembre 2023. Vale fino alla fine di questo anno solo per i lavoratori genitori con figli under 14 del settore privato. Questi potranno continuare a lavorare in modalità agile solo se sussistono due condizioni.
- l’altro genitore non deve essere beneficiario di altri strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa (quindi non deve essere disoccupato)
- la richiesta è fattibile soltanto se il proprio lavoro, cioè la propria mansione, è compatibile con una mansione in smart-working (e cioè si può svolgere in modalità agile)
La richiesta potrà essere accolta o meno in base alle esigenze aziendali, anche soltanto per alcuni giorni a settimana o per alcune ore. Fino al 31 dicembre 2023 la proroga dello smart-working vale anche per “i dipendenti che, sulla base delle valutazioni dei medici competenti sono più esposti a rischio di contagio dal virus SARS-CoV-2, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possano caratterizzare una situazione di maggiore rischio, accertata dal medico competente.”
La condizione, anche in questo caso, è che la mansione del lavoratore dipendente possa essere svolta in modalità di lavoro agile.
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Allora scadere di queste proroghe, per tutte le categorie di lavoratori che abbiamo visto, la possibilità di continuare a lavorare in smart-working verrà rimessa ad appositi accordi individuali tra azienda e dipendente.