In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto con i dettagli sul nuovo Bonus in busta paga. Scopriamo i beneficiari e l’importo erogato.
Un importante Bonus è stato approvato e ufficializzato con la pubblicazione in Gazzetta numero 184 del 7 agosto 2024. La firma del decreto è arrivata il 24 giugno, ora il beneficio potrà essere riconosciuto ma chi sono i beneficiari?
Quando si sente parlare di Bonus in busta paga tutti i lavoratori raddrizzano le antenne. Sperano che l’aiuto sia loro dedicato perché sta diventando sempre più complicato far fronte a tutte le spese considerando l’elevato costo della vita. Tra mutuo/affitto, generi alimentari, bollette in costante aumento, carburante e ogni altra spesa mensile e periodica (arrivano anche i rincari sulle polizze auto) il budget familiare viene drasticamente ridotto.
Ecco perché i Bonus sono sempre ben accetti rappresentando un’entrata extra che può aiutare nella gestione degli oneri. Con la Legge di Bilancio 2024 il Governo ha introdotto un pacchetto di misure rivolte ai lavoratori (dipendenti) proprio per cercare di aumentare gli stipendi. Taglio del cuneo fiscale, aumento della soglia dei fringe benefit, imposta sui premi di produzione al 5%, decontribuzione per le mamme lavoratrici. Ora arriva un altro aiuto, una riduzione delle imposte sul reddito e delle addizionali regionali.
Chi sono i beneficiari del Bonus in busta paga
Il Decreto riconosce il beneficio al personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Il Bonus defiscalizzazione è stato introdotto per compensare la sparizione del Bonus sicurezza di 80 euro del Governo Renzi. Grazie alla nuove misura, i destinatari potranno recuperare parzialmente o totalmente le imposte versate sul salario accessorio entro un determinato limite stabilito annualmente con il DL di riferimento. Condizione necessaria è rispettare una soglia reddituale.
Nello specifico, i beneficiari sono il personale delle Forze Armate e di Polizia con reddito entro i 30.208 euro. Altro requisito fondamentale è che il personale risulti in costanza di servizio nel 2024. La defiscalizzazione, come detto, permette di recuperare parte del salario accessorio percepito nell’anno in corso. Il limite massimo è fissato a 610,50 euro.
Sarà il sostituto d’imposta – così si legge nell’articolo 2 comma 2 del Decreto – ad effettuare la riduzione dell’imposta in un’unica soluzione durante il conguaglio fiscale. Significa che i soldi arriveranno, dunque, con il cedolino di febbraio 2025. Qualora la detrazione d’imposta non dovesse trovare capienza sull’imposta lorda, la parte eccedente potrà essere fruita in dichiarazione dei redditi come detrazione dovuta sulle retribuzioni percepite nel corso del 2024 e assoggettate all’aliquota con tassazione separata.