Può sembrare incredibile ma la verità è che i contributi non sono sempre necessari per poter ottenere una pensione mensile.
Lavoro, contributi e pensione sono strettamente collegati ma esistono soluzioni alternative per avere un trattamento erogato mensilmente quando si supera l’età di collocamento. Scopriamo le condizioni da soddisfare.
La pensione si può costruire anche senza carriera lavorativa con conseguente maturazione dei contributi. Sappiamo bene che nel sistema previdenziale italiano la contribuzione è la chiave del pensionamento. Il requisito anagrafico manca in alcuni scivoli pensionistici mentre quello contributivo è sempre presente. Servono 41 anni di contributi per Quota 103, 35 anni per Opzione Donna, 42 anni e dieci mesi per la pensione anticipata contributiva, 30 o 36 anni per l’Ape Sociale e così via. Vediamo che si tratta di numeri molto alti.
Le due opzioni che richiedono “solo” 20 anni di contributi sono la pensione di vecchiaia e quella anticipata contributiva. Eppure c’è chi non raggiungerà mai tali cifre perché ha lavorato pochi anni oppure non ha lavorato affatto. Le casalinghe, ad esempio, che si occupano della famiglia piuttosto che della carriera per scelta o necessità si ritrovano fuori dal sistema previdenziale pur svolgendo un lavoro molto importante e faticoso. Ebbene, la buona notizia è che la pensione si può costruire anche senza contributi.
Niente contributi? Ecco come andare in pensione
Due soluzioni per le casalinghe, i caregiver e le persone che non hanno mai lavorato. Iniziamo dal Fondo Casalinghe dell’INPS, un fondo di previdenza per chi svolge lavori di cura non retribuiti legati a responsabilità familiari. Questa opzione permette a chi non lavora di versare ugualmente contributi per poter costruire la propria pensione da ottenere quando si andrà avanti con l’età.
Casalinghe e casalinghi possono iscriversi al Fondo dimostrando di non svolgere attività autonoma o da dipendente. Basterà inviare domanda all’INPS allegando la documentazione richiesta. Una volta accolta sarà possibile cominciare a versare i contributi tramite bollettini. L’importo minimo è di 26 euro. Serviranno almeno 35 anni di versamenti per poter ottenere il massimo ossia 1.000 euro al mese.
Passiamo alla seconda misura che permette di ricevere mensilmente una somma pur non avendo maturato contributi. La pensione sociale è erogata alle casalinghe over 67 con cittadinanza italiana o di uno Stato membro UE oppure con permesso di soggiorno. Condizione necessaria è avere una residenza stabile e continuativa in Italia da almeno dieci anni. In più, per ricevere il trattamento pari a 534,41 euro occorrerà avere un reddito entro una determinata soglia fissata annualmente (6.947,33 euro all’anno nel 2024).