Un prezioso contributo legato all’acquisto dell’auto: come funziona la misura che può far risparmiare moltissimo.
Tra i beni che hanno subito i maggiori rincari in termini di costi di acquisto, di utilizzo e di manutenzione figurano certamente le auto. Anche questo settore ha, del resto, dovuto fare i conti con il caro prezzi provocato dall’inflazione che ha interessato trasversalmente l’universo dell’auto, dalle componenti per realizzarle fino all’impennata degli importi al litro dei carburanti, ed in particolare di diesel e benzina.
Riuscire a risparmiare è diventata, per tanti, una vera e propria sfida quotidiana, ma chi dispone di auto datate potrebbe trovarsi in difficoltà da questo punto di vista, a causa del consumo più elevato di carburante del proprio veicolo. In tale contesto esiste un bonus molto interessante, un contributo a fondo perduto che potrebbe aiutare moltissime persone.
Bonus auto, arrivano nuovi contributi a fondo perduto
La misura in questione è slegata dagli incentivi auto che il Governo ha previsto per il 2024 stanziando apposite risorse. Ma ha una simile finalità, ovvero incentivare alla rottamazione dei veicoli maggiormente inquinanti e dai consumi più importanti, al fine di migrare su auto dalle ridotte emissioni e che consentano anche di risparmiare importanti quantità di denaro. Certamente si tratta di un investimento economico importante ed è per questo motivo che, anche a livello regionale, sono stati introdotto interessanti bonus.
L’obiettivo, come dicevamo, è spingere ad un progressivo rinnovo del parco auto ed in questo caso si fa riferimento ad una specifica categoria. Con due regioni capofila dell’iniziativa, pensata per offrire ai professionisti e alle Pmi, un aiuto economico per acquistare nuove auto green. Ebbene sì, stiamo parlando di Partite Iva ed imprese di dimensioni medie o piccole attivi nelle regioni Veneto o Lombardia.
Per quanto riguarda la regione Veneto è stato attivato un apposito bando che vuole incentivare le imprese che rottameranno veicoli aziendali inquinanti acquistandone altri di categoria M1 e N1 (a ridotto impatto ambientale). Il tutto con concessione, sulla base della massa, della classe emissiva e del livello di emissioni prodotte dal veicolo, di un contributo a fondo perduto. Analoga iniziativa in Lombardia, con incentivi concessi (la gestione è di Unioncamere) per finanziare il rinnovo di veicoli inquinanti circolanti sul territorio acquistando mezzi a basso impatto emissivo e destinati al trasporto di persone o di merci.