Quali sono i rischi del non pagare il mutuo? Quali conseguenze rischi chi arriva in ritardo sul pagamento delle rate?
Quando parliamo del mutuo facciamo riferimento a un contratto finanziario. Questo prevede che un istituto di credito, nella maggior parte dei casi una banca, approva l’emissione di una somma di denaro destinata a un individuo richiedente o chiaramente a un’azienda. Il ricevente della somma di denaro si impegna a restituirla in tempo che viene prestabilito.
La somma, ovviamente, non va riconosciuta per intero ma attraverso rate periodiche, che subiscono però maggiorazioni per interessi. Si tratta di una delle forme di finanziamento che vengono maggiormente utilizzate. In particolar modo le famiglie la richiedono per l’acquisto di case ma può servire anche ad altri scopi che possono andare dalle ristrutturazioni agli investimenti.
Le rate di cui abbiamo parlato si dividono in due parti. La prima è il capitale, questa consiste nella somma che viene prestata. La seconda sono invece gli interessi. Il loro calcolo si basa su un tasso fisso, variabile o anche misto. Chiaramente questo influisce sull’importo totale da restituire.
Possiamo quindi definirli sono contratti di lunga durata, che variano dai 5 ai 30 anni. Prima di ottenerli l’istituto richiede garanzie solide (il reddito stabile o un’ipoteca sull’immobile acquistato sono tra questi). Il non pagare le rate può comportare diverse azioni, da alcune meno gravi ad altre decisamente più dure. Scopriamo quali.
Come interviene la banca
Se non vengono pagate in tempo le rate del mutuo si tratta di un’inadempienza contrattuale che può portare a gravi conseguenze. Davanti al mancato pagamento di una rata, la banca si mobilita applicando gli interessi di mora, i quali fungono da penalità per il ritardo nel pagamento.
Ogni genere di intervento varia in base al numero di giorni che si tarda. Davanti a sole ventiquattro ore, spesso e volentieri gli istituti di credito ignorano il ritardo. Con 10 giorni di ritardo, invece, oltre alla mora la banca potrebbe inviare un avviso formale di sollecito per il pagamento della rata.
Se, invece, il mancato pagamento si fa ancora più prolungato allora, in base alla gravità e alla persistenza dell’inadempimento, l’intervento si fa ancora più severo e si divide, in particolar modo, in quattro categorie che vanno in ordine di gravità e sono i seguenti.
Il primo è l’applicazione di interessi moratori (al tasso di mora si aggiunge il tasso d’interesse pattuito nel contratto); la segnalazione al Sistema di Informazioni Creditizie (equivale a una significativa limitazione all’accesso al credito per un periodo prolungato); la risoluzione contrattuale (richiedendo il pagamento immediato dell’intero debito residuo); l’esecuzione forzata (la banca può procedere al pignoramento dell’immobile ipotecato).