Una sorpresa che cambia le vacanze e le ferie di molti lavoratori è proprio la retribuzione: ecco cosa sta cambiando
Ogni lavoratore non aspetta altro che concedersi un momento di relax durante la pausa estiva, magari organizzando un viaggio insieme al proprio partner e ai propri amici. In molti dei nostri lettori interessati all’argomento, ci hanno sempre chiesto se durante le ferie si percepisce una retribuzione oppure no: la risposta vi lascerà senza parole e ve la sveleremo nel corso di questo nostro articolo.
Come sappiamo, al lavoratore che si concede un periodo di pausa sono dovute delle ferie che hanno un determinato calcolo circa la retribuzione. Con il nuovo Governo Meloni, le cose rispetto agli anni precedenti sono notevolmente cambiate e fanno riferimento alla norma del Decreto Legislativo n. 66 del 2003, in quanto le ferie devono essere minimo 4 settimane.
Inoltre, ai contratti collettivi queste possono essere anche aumentate e, sempre il Decreto appena citato, afferma che vengano stabilite le modalità di fruizione che devono essere di due settimane, se possibile consecutive, entro l’anno di maturazione e altre due settimane entro i 18 mesi dalla fine dell’anno di maturazione.
Inoltre, esiste anche il divieto di monetizzazione, essendo principio costituzionale dell’art. 36, dove il lavoratore non può rinunciare alle ferie, perché destinate al recupero psico-fisico dello stesso. L’indennità sostitutiva delle ferie non godute è concessa solo alla conclusione del rapporto di lavoro in alcuni casi specifici previsti dalla legge.
Quando ti chiedi se le tue ferie sono pagate o no, l’articolo 36 della Costituzione e la legge di conseguenza vanno a chiarire, ma soprattutto a sciogliere i tuoi dubbi. L’articolo appena citato, infatti, afferma che le ferie devono essere RETRIBUITE.
Nello specifico, il lavoratore che fruisce di un periodo di ferie ha diritto a percepire la normale retribuzione per i giorni di ferie goduti.
Inoltre, la Cassazione con la sentenza n. 14089/2024, pubblicata in data 21 Maggio 2024, ha stabilito che il lavoratore, in occasione della fruizione delle ferie, deve trovarsi in una situazione che a livello retributivo sia paragonabile ai periodi di lavoro.
Aggiungiamo che la Corte ha accolto il ricorso di un macchinista ferroviario che si era visto rigettare dai giudici la liquidazione di due indennità previste dal contratto che non gli erano state corrisposte durante le ferie.
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