L’economista a Cityrumors.it fa la sua analisi del momento sul richiamo da parte dell’Eurogruppo al Belpaese
Altro allarme, altro richiamo da parte di Bruxelles sui conti italiani. Il livello del debito italiano ha raggiunto numeri che fanno preoccupare l’Europa, ma c’è chi cerca di non alimentare il terrore.
In tanti si stanno chiedendo da tempo come l’Italia possa convivere con una situazione legata al debito al livello di guardia, anche perché secondo l’Europa il Belpaese ha marcato nuovi dati record avvicinandosi al muro dei tremila miliardi di euro e, come normale che sia, dai vertici che guidano e controllano i nostri conti da Bruxelles, ci sono indicazioni piuttosto precise e perentorie sulla necessità che ci debba essere un risanamento dei conti pubblici.
Un richiamo che c’è da anni e sul quale il Governo, quello attuale, ma anche i precedenti stanno lavorando, facendo non pochi salti mortali, per il professore la situazione è chiara. “Il rapporto da Pil e debito pubblico è di un certo tipo e gli economisti europei ci stanno monitorando e stanno cercando di far capire che dobbiamo stare attenti, va bene”
“Ma è altrettanto vero che ci sono altri paesi che non è che stiano meglio di noi anzi, un esempio può essere il Giappone…“, spiega con dovizia di particolare il professor Giovanni Ferri ordinario di economia politica Università Lumsa a Cityrumors.it.
Pensare che dall’incontro tra i vari ministri economici dell’area euro, come spesso accade, è venuto fuori che le nuove regole del patto di stabilità per il prossimo anno prevedono un indirizzo piuttosto rigoroso non solo per l’Italia, ma per tutti quelli che fanno parte dell’Europa. “Il rigore in questo momento è doveroso da parte di tutti, per l’Italia c’è il compito che deve cercare di essere affidabile agli occhi degli investitori“, dice Ferri.
Insomma, attenzione sì, ma senza avere paura o terrore perché anche in giro per l’Europa “non è che gli altri paesi se la passano così alla grande, come qualcuno sta cercando di far passare“. Per il professor Giovanni Ferri l’Italia non deve far altro che proseguire su questa strada, come del resto ha spiegato anche il commissario Gentiloni.
Per il momento la situazione è totalmente sotto controllo, assicura il professor Ferri a Cityrumors.it, anche se avverte: “Uno dei problemi è che in Italia, almeno rispetto ad altri paesi, è che il debito non solo è per soggetti residenti, ovvero italiani, ma gran parte è da soggetti non residenti in Italia anche per questo non può permettersi livelli troppo alti di debito, anche perché questo potrebbe generare un po’ di sfiducia nei mercati internazionali e lo spread in quel caso potrebbe salire, bisogna evitare che si generi questa situazione di sfiducia anche se c’è la Banca Centrale che potrebbe intervenire…“
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