Curiosi di capire se siete tra le famiglie beneficiarie di 1.500 euro direttamente sul conto corrente? Vediamo a chi spetta il rimborso.
C’è un Bonus in arrivo per alcune famiglie che hanno inviato domanda di rimborso per le spese effettuate. Di cosa si tratta e quando arriveranno i soldi?
Lo Stato prevede aiuti per le famiglie italiane per cercare di colmare i vuoti lasciati dagli stipendi troppo bassi. Chi ha la fortuna di avere un lavoro non sempre riceve una retribuzione adeguata al costo della vita. Spesso lo stipendio basta a malapena per le spese mensili necessarie ma non concede extra. Rimane difficile anche effettuare visite mediche o pensare al proprio benessere mentale.
Il Governo per cercare di sostenere i cittadini ha inserito nella Legge di Bilancio 2024 una serie di misure raccolte in un Pacchetto famiglia e per i lavoratori. Sta cercando di aumentare le retribuzioni con il taglio del cuneo fiscale, l’imposta del 5% sui premi produttività, l’innalzamento della soglia dei fringe benefit o con la decontribuzione per le lavoratrici con figli. Tra gli aiuti un Bonus che permette di chiedere un rimborso fino a 1.500 euro. Di cosa parliamo?
Chi può ottenere un rimborso spese da 1.500 euro
Nel 2024 è stato confermato il Bonus psicologo con qualche novità. La misura arriva a valere 1.500 euro con ISEE entro i 15 mila euro, mille euro con ISEE sotto i 30 mila euro e 500 euro con ISEE entro i 50 mila euro. Per ottenere la misura occorrerà farne richiesta all’INPS che redigerà le graduatorie regionali basandosi sull’ISEE e sull’ordine cronologico di arrivo delle istanze. Per le nuove richieste è probabile che le graduatorie verranno pubblicate a luglio.
La domanda si può già inviare. Se accolta si riceverà un codice che dovrà essere comunicato allo psicologo per farlo inserire in fattura e caricarlo sul sito INPS in modo tale da ottenere il rimborso. I buoni sono utilizzabili per le sedute presso psicologi convenzionati da scegliere nell’elenco messo a disposizione dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Il costo a seduta è di 50 euro. Se superiore sarà il paziente a pagare la differenza.
Le Regioni sono tenute a girare le risorse all’INPS in modo tale che l’ente possa procedere con i versamenti agli psicologi. Tanti professionisti sono ancora in attesa, ci sono ritardi anche di un anno. Un’altra pecca è il minor numero di voucher disponibili per l’anno in corso. Circa 6/8mila buoni per 400 mila richieste. Tantissimi cittadini rimarranno senza l’aiuto psicologico che cercavano.