Rimborso sullo scontrino: come funziona l’agevolazione più conveniente per le famiglie

Basta uno scontrino per ottenere un’agevolazione da migliaia di euro. Come funziona il rimborso e quando si può richiedere?

Recuperare parte della spesa significa un risparmio di soldi che potranno essere spesi per affrontare esigenze o regalarsi uno svago. Vediamo quando è possibile e secondo quale modalità.

Agevolazione famiglie con rimborso sullo scontrino
Come ottenere un rimborso grazie allo scontrino (Cityrumors.it)

Analizziamo un momento la vita di tante persone. Se sono fortunate hanno un lavoro che permette loro di portare a casa uno stipendio nella media con il quale pagare mutuo o affitto, le bollette, la spesa alimentare e soddisfare i bisogni di prima necessità. Questo significa vivere? Lavorare per pagare le bollette e le tasse? E dove sta lo svago, la vita vera che permette di recuperare le energie, di sorridere, godere della compagnia degli amici e di esplorare il mondo?

Il periodo che stiamo attraversando è complicato, richiede numerosi sacrifici continui ma forse stanno diventando un po’ troppi per le famiglie. Gli aiuti da parte dello Stato sono indispensabili e nel loro piccolo (sull’efficienza di alcune misure ci sarebbe da dibattere) sostengono i cittadini su più fronti. Oggi approfondiremo l’agevolazione che si ottiene grazie ad uno scontrino.

Il Bonus richiedibile tramite scontrino parlante: si recupereranno 2.500 euro

Tra le agevolazioni attive nel 2024 c’è il Bonus mobili. Un aiuto dedicato a chi ristruttura casa e procede con l’acquisto di nuovi arredi e di grandi elettrodomestici. Prevede una detrazione fiscale del 50% su spesa massima di 5 mila euro. Il rimborso massimo, dunque, sarà di 2.500 euro. Per ottenerlo occorrerà conservare lo scontrino parlante completo di tutte le informazioni riguardanti i beni acquistati, i servizi richiesti, l’identità dell’acquirente compreso il codice fiscale di quest’ultimo.

2.500 euro di Bonus con uno scontrino
Come ottenere il Bonus mobili (Cityrumors.it)

Se il documento commerciale non dovesse avere il codice fiscale allora il Bonus si potrà richiedere conservando la ricevuta del bonifico bancario, la ricevuta della transazione effettuata tramite carta di debito o credito, insomma ogni documento attestante il pagamento effettuato e che riporti al contribuente titolare del mezzo tracciabile usato per pagare. Condizione necessaria per ottenere l’agevolazione, infatti, è che ci sia corrispondenza tra il beneficiario del Bonus mobili e il fruitore del Bonus ristrutturazione.

Anche il pagamento a rate è ammesso, basterà conservare ogni copia della ricevuta di pagamento. Scontrino, ricevute, fatture dovranno riguardare l’acquisto di letti, tavoli, sedie, armadi, credenze e altri oggetti di arredo oppure di elettrodomestici facendo attenzione alla classe energetica ammessa. Per i forni dovrà essere classe A o superiore, per le lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie classe E e per frigoriferi classe F.

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