Secondo le ultime analisi delle varie associazioni dei consumatori, una stangata attende la famiglia tipo italiana al rientro dalle vacanze
Il ritorno dalle vacanze resta sempre un evento traumatico per ognuno di noi al solo pensiero che ci sarà da attendere un anno intero per sognare un nuovo meritato riposo. Però il rientro diventa ancora più difficile anche per le tante spese che attendono al varco, pronte a minare il bilancio di ogni famiglia. Non soltanto libri e quaderni, ma tra bollette varie, la Tari e il costo del riscaldamento, sarà un inverno molto caldo dal punto di vista delle spese da sostenere.
Secondo una delle più attive associazione dei consumatori, le famiglie italiane dovranno affrontare una stangata autunnale di quasi 3.000 euro tra settembre e novembre, ma c’è chi è arrivato a calcolarne addirittura fino a 5.000 di euro in più. Un aumento insostenibile tanto che molte famiglie stanno cominciando già ora a scegliere come spenderli rinunciando a qualche prestazione, tipo quelle mediche.
La stangata d’inverno
In apparenza i costi energetici sembrano essere rientrati più o meno nella normalità, lo vediamo ad esempio nel prezzo dei carburanti alla pompa che, al contrario del solito, quest’anno non hanno visto il solito aumento nel momento dello scoccare delle vacanze degli italiani, anzi, giorno dopo giorno abbiamo assistito a una lenta ma continua discesa del costo dei carburanti. Poi invece scopriamo che una vera e propria stangata attende gli italiani in concomitanza all’arrivo dell’inverno. Infatti, come ogni ogni anno, Federconsumatori ha provato a tracciare una mappa delle principali voci di spesa che andranno a incidere sul bilancio delle famiglie italiane nel periodo tra settembre e novembre. Innanzitutto il caro scuola, tra libri, quaderni e tutto il materiale scolastico necessario, ma a peggiorare la situazione ci sono anche l’aumento delle tariffe dei rifiuti, soprattutto in una città come Roma e il rincaro nel settore alimentare dei beni al consumo anche di prima necessità.
Una cifra iperbolica
Secondo i calcoli dell’associazione dei consumatori quindi, nel prossimi tre mesi le famiglie italiane dovranno far fronte a una stangata di 2.970,35 euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023. La spesa più alta riguarda proprio la scuola, con 1.022,77 euro spesi in media per tutto il corredo scolastico. 182,40 euro per la seconda rata della tari in scadenza il 30 ottobre prossimo e 393,20 per la prima di riscaldamento. I rilevamenti fatti da Federconsumatori hanno anche rilevato una crescita dell’1,4% dei costi per visite ed esami medici, che andranno a incidere per circa 277,80 euro a famiglia. Un dato tra i più preoccupanti se associato al fatto che un recente sondaggio ha fatto registrare che un italiano su tre sceglie proprio di posticipare un esame medico o di non farsi curare per contenere delle spese più urgenti! L’unica nota positiva resta quella sul fronte dei carburanti, perchè i prezzi sono in diminuzione rispetto ai valori del 2023, ma non ancora sufficienti a compensare gli aumenti degli ultimi anni, soprattutto dopo l’apertura di fronti caldi in Europa sul piano politico-militare. La concessione del prezzo del petrolio e il cambio euro/dollaro hanno contribuito a far scendere di molto il costo della benzina, che tuttavia dovrebbe essere ancora più contenuto.