Riscaldamenti, cosa aspetti a spegnerli? Obiettivo evitare multe pesanti

Riscaldamenti, cosa stai aspettando nel spegnerli? L’obiettivo principale è quello di evitare che arrivi una multa pesante: tutto quello che serve sapere 

In buona parte del nostro Paese inizia ad arrivare il caldo. Insomma, si percepisce che le temperature si stanno notevolmente alzano. Segno del fatto che la Primavera sta facendo il suo cammino (anche se in altre regioni sembra che sia arrivata già l’estate). Questo vuol dire solamente una cosa: evitare di utilizzare le caldaie di riscaldamento visto che, in questo momento, possono sembrare inutili. Anche se, per quest’anno, gli italiani continueranno ad utilizzarla nelle loro abitazioni.

Evitare multe salate
Riscaldamento (Pixabay Foto) Cityrumors.it

In merito a tutto ciò bisogna tenere conto dell’ultimo Decreto che è stato enunciato da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si suddivide il territorio italiano in 6 fasce. Ognuna di queste zone presenta delle caratteristiche territoriali diverse. Ognuna di loro con delle determinate esigenze per quanto riguarda il riscaldamento nelle abitazioni private. Queste sono sono contrassegnate con una lettera dell’alfabeto che, in questo caso, parte dalla A ed arriva alla F.

Riscaldamenti, spegneteli subito: altrimenti multa salata in arrivo…

Qual è l’obiettivo? Quello di tenere presente i gradi giorno. La cosa importante è quella di non andare incontro a delle possibili multe salate. Soprattutto quando si tratta di andare a determinare la data precisa per lo spegnimento dei termosifoni (in ambito privato). Segno del fatto che i cittadini saranno obbligati (a rispettare) lo spegnimento dell’impianto di riscaldamento. Nel caso in cui non si è in linea con queste direttive fa correre il rischio di ricevere una sanzione che va tra i 500 ed i 3.000 euro.

Evitare multe salate
Riscaldamento (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Proprio come annunciato dalle ultime direttive dell’Unione Europea. Non cambia il fatto che i Comuni possono mettere a punto delle proroghe specifiche. Non ci sono proroghe per quest’anno. Da precisare che esistono dei casi in cui queste normative riguardanti le date per lo spegnimento dei termosifoni non hanno alcun tipo di applicazione. Non sono state prese in considerazione le direttive sul risparmio energetico per quanto riguarda le scuole e case di riposo per anziani,

Ecco l’Italia come verrà suddivisa. Zona A: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle (spegnimento previsto per il 15 marzo). Zona B: Palermo, Siracusa, Catania ,Messina, Trapani, Agrigento, Reggio Calabria (31 marzo). Zona C: Napoli, Latina, Caserta, Salerno; Bari, Brindisi, Benevento Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa Cosenza, Taranto (31 marzo). Zona D: Roma, Ancona, Genova, Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo, Vibo Valentia (15 aprile).

Zona E: Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Como, Cremona, Ferrara, Gorizia, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia; Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio-Emilia, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Varese, Verbania, Venezia, Verona, Vercelli, Udine, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila, Potenza (15 aprile). Zona F: Cuneo, Belluno, Trento.

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