Roma e Milano nel vortice dell’inflazione. Aumentano gli affitti anche nelle zone universitarie: ascesa del 30%, i quartieri più cari.
Roma e Milano simbolo dell’aumento di prezzo. La vita costa di più e i guadagni sono dimezzati. L’inflazione agisce in maniera perentoria nei capoluoghi di regione e in tutta Italia. Lazio e Lombardia fanno da apripista in questa annata particolarmente difficile: far quadrare i conti è un’impresa. Persino studiare potrebbe diventare un lusso.
In special modo per gli studenti fuori sede. Sono molte, infatti, le proteste dei ragazzi e delle ragazze costretti a trasferirsi per garantirsi un futuro. Avvenire che, però, diventa sempre più proibitivo a causa della crescita esponenziale degli affitti. Il mattone rischia di essere una spada di Damocle.
Roma e Milano, affitti in rialzo
A nulla sono servite le manifestazioni dei mesi scorsi per cercare di calmierare i prezzi. Aumenta tutto e anche le case diventano terreno di scontro. Chi rinuncia a prescindere evita di trovarsi nel ginepraio della ricerca di un immobile a buon mercato. I più temerari, invece, si lanciano in confronti e indagini per coniugare qualità prezzo in un rapporto quasi mai soddisfacente.
I quartieri universitari hanno l’etichetta di inavvicinabili sia all’ombra del Colosseo che al cospetto del Duomo. Nello specifico i tassi sono aumentati del 30%, con picchi che arrivano fino al 45%. Lo sottolinea, senza mezzi termini, Century 21 Italia. Il distaccamento nostrano del colosso Real Estate che ogni anno censisce gli affitti nei diversi territori del Bel Paese.
Tassi in aumento fino al 30%
Roma e Milano, appunto, sono le realtà maggiormente attenzionate per via di tariffe che non si abbassano. Le zone più care per cercare casa in sono Piazza Bologna, San Paolo e Policlinico. Si arriva anche a più di 20 euro al metroquadro. Maggiormente concorrenziale, invece, è la zona di Tar Vergata.
La quale registra un aumento di prezzo pari soltanto all’11%. Milano, invece, presenta fra le zone più care per gli studenti Bovisa, Niguarda, Testi e Parco Nord. Anche in questo caso gli aumenti sono maggiori del 30%. Il caso Bocconi fa ancora discutere: le case in affitto vicino alla celebre università superano i 24 euro al metroquadro.
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Insomma una battaglia all’ultimo euro che lascia di stucco centinaia di migliaia di studenti costretti a trovare soluzioni alternative. Non sempre è possibile. Per questo, agli inizi del 2025, è previsto un nuovo incontro fra rappresentanti degli studenti e parti sociali: maggiori garanzie in nome di affitti più concorrenziali. Obiettivo che, attualmente, sembra essere ancora una chimera.