Incombe la prossima scadenza della definizione agevolata per le cartelle esattoriali. I 5 giorni Rottamazione Quater, ciò che c’è da sapere.
Ce lo ha insegnato Giorgia Meloni e il suo esecutivo cos’è la Rottamazione Quater: una sorta di tregua fiscale grazie alla quale il contribuente può estinguere i propri debiti con lo Stato, senza corrispondere le somme affidate all’Agente della riscossione a titolo di interessi e sanzioni, interessi di mora, nonché l’aggio.
Grazie alla Rottamazione Quater anche le multe stradali potranno essere definite senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio. È possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. Ma non ci sono solo questi tra i vantaggi.
L’adesione alla Rottamazione ne prevede altri rispetto procedure di recupero che la riscossione può attivare sui debiti oggetto della definizione agevolata. Ma come si suol dire, attenzione ai 5 giorni: da un grande potere derivano grandi responsabilità.
Gli step della normativa governativa, inserita nella Legge di Bilancio 2023, ha visto il primo barrage lo scorso 20 marzo che ha permesso ai contribuenti rimasti indietro con il pagamento dei debiti scaduti nel 2023, di regolarizzarsi per rientrare così nel piano di definizione agevolata.
Partita con i versamenti con scadenza 31 ottobre 2023 (prima rata) e 30 novembre 2023 (seconda rata), già slittati al 18 dicembre 2023 dalla Legge n. 191/2023, considerati tempestivi se effettuati entro venerdì 15 marzo. Ricordiamoci sempre dei cinque giorni di tolleranza, ecco spiegato il perché del 20 marzo.
Chiuse le prime tre tranche, all’orizzonte, si intravede la prossima scadenza della Rottamazione quater: il termine di pagamento della quarta rata del piano, che scade a fine maggio, a cui si devono aggiungere sempre i canonici 5 giorni di tolleranza.
I contribuenti interessati, o più precisamente quelli in regola con tutti i pagamenti, che sono stati ammessi al piano di definizione agevolata, possono procedere al saldo della quarta rata, da effettuare entro venerdì 31 maggio, sempre tenendo in mente i cinque giorni di tolleranza, ecco che tutto di concluderà i primi di giugno. Tutti hanno avuto il “piano di recupero crediti” da parte dello Stato, lì c’è scritta la somma che bisogna pagare.
Nel caso in cui ci fossero i contribuenti che l’hanno perso o più semplicemente non lo trovano più, è possibile utilizzare queste strade per capire la somma da versare: online nella propria area riservata, oppure compilando il form dedicato in area pubblica, senza dimenticare di allegare il codice fiscale del richiedente e una mail dove ricevere la comunicazione.
Per pagare la quarta rata della Rottamazione Quater, c’è l’imbarazzo della scelta: dal sito istituzionale all’app EquiClick, in banca o alla posta, con l’home banking o, in extrema ratio agli Sportelli di Agenzia delle entrate-riscossione prenotando un appuntamento ma solo dal lunedì al venerdì.
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