Per chi non lo avesse ancora fatto, è arrivato il momento di pagare la sesta rata per la rottamazione-quater delle cartelle
Tempo quasi scaduto per chi deve versare la sesta rata della rottamazione-quater delle cartelle. La scadenza ufficiale era fissata al 30 novembre, ma grazie ai cinque giorni di tolleranza previsti dalla legge, c’è tempo fino a lunedì 9 dicembre per effettuare il pagamento in questione.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha ribadito che il modulo di pagamento, allegato alla comunicazione delle somme dovute, può essere utilizzato anche dopo la data indicata, ed è disponibile in copia nell’area riservata del sito ufficiale.
La rottamazione-quater offre la possibilità di saldare i debiti con il Fisco eliminando sanzioni e interessi di mora, ma solo rispettando i termini previsti. Chi non effettua il pagamento entro il limite stabilito, oppure lo esegue in misura inferiore rispetto all’importo richiesto, perde automaticamente i benefici della definizione agevolata. In questo caso, quanto già versato sarà considerato un semplice acconto sul debito residuo, che tornerà ad includere tutte le somme originariamente dovute, comprese le sanzioni.
Il pagamento può essere effettuato attraverso numerosi canali. Questo l’elenco: in banca o presso gli uffici postali, nelle tabaccherie e ricevitorie abilitate, utilizzando gli sportelli bancomat abilitati o i servizi telematici delle banche e di Poste Italiane, attraverso il nodo PagoPA, con l’App Equiclick o sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, di persona, prenotando un appuntamento presso gli sportelli dell’Agenzia.
Rottamazione quater, cosa comprende la definizione agevolata
Per chi ha smarrito i moduli di pagamento, è possibile recuperarli facilmente nell’area riservata del sito o richiederli tramite e-mail, allegando un documento di riconoscimento.
La definizione agevolata riguarda i carichi affidati all’Agenzia della Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Il pagamento si limita a capitale dovuto e spese per procedure esecutive e diritti di notifica. Restano esclusi sanzioni, interessi di mora e aggio, interessi sulle multe stradali o sanzioni amministrative (diverse da quelle tributarie o contributive).

Questa misura rappresenta un’occasione per ridurre i propri debiti, ma richiede precisione e puntualità. I contribuenti che hanno aderito entro il 30 giugno 2023 hanno potuto scegliere di suddividere il pagamento in un massimo di 18 rate, spalmate su cinque anni. La comunicazione delle somme dovute, inviata dall’Agenzia, ha fornito ai cittadini l’elenco dei debiti ammessi, gli importi complessivi e i moduli per effettuare i versamenti.
Con la scadenza della sesta rata ormai alle porte, è cruciale quindi non perdere questa opportunità. Rispettare i termini significa mantenere i benefici e alleggerire il peso dei debiti con il Fisco.