In quali casi è lo Stato a farsi carico dei costi per la RSA con possibilità di essere rimborsati per i mesi pagati? Facciamo chiarezza
Prendere la decisione di spostare un parente anziano e non più autosufficiente dalla sua abitazione ad una Rsa è un percorso complesso e che richiede attenta valutazione da parte della famiglia. Si tratta certamente di una situazione non facile ma anche di una decisione presa allo scopo di tutelarne il benessere ed il miglior stato di salute, dopo aver preso consapevolezza del fatto che, con le proprie forze, non sarebbe possibile garantirlo.
Il problema è però legato ai costi da sostenere mensilmente per tutte le attività legate a queste strutture: si tratta di spese molto elevate e spesso estremamente difficili da sostenere da parte dei nuclei familiari. Vi sono però dei casi specifici nei quali sarà lo Stato a farsi carico dei costi della RSA e non solo, in quanto sarà anche possibile ottenere il rimborso dei mesi già pagati. Scopriamo come.
Rsa a carico dello Stato, quando è previsto il rimborso delle spese sostenute
Il bisogno di cure ed assistenza da parte di un genitore o di un altro parente anziano è il motivo che spinge le famiglie ad optare per la scelta della RSA. Si tratta di un problema in crescita anno dopo anni in virtù del fatto che l’invecchiamento della popolazione è in continuo aumento e ad esso si somma il secondo problema legato ai costi davvero elevati. La decisione di optare per una Residenza Socio Assistenziale può essere presa dopo aver stabilito che anche l’aiuto fornito in casa da una badante, per tenere il genitore nella sua abitazione, non sia sufficiente.
Ma l’esborso economico sarà notevole e andranno effettuati conti molto precisi per riuscire a garantire il pagamento mensile delle tariffe previste. Quando, però, interviene lo Stato? Occorre fare riferimento ad una sentenza del tribunale che fa a sua volta seguito ad una causa intentata da una famiglia alla quale il giudice ha dato ragione. Veniva infatti richiesto il rimborso di una serie di rette pagate nell’arco di diversi anni che, a seguito della sentenza, gli sono state rimborsate.
In linea generale qualora le prestazioni a prevalenza sanitaria superino quelle assistenziali sarà lo Stato a pagare la RSA. Questo vale anche per varie patologie per le quali non risultano essere tra loro divisibili cura e assistenza; è il caso dell’Alzheimer: l’anziano affetto da tale patologia avrà diritto alla retta a carico statale.