Sangalli (Confcommercio): “Ecco di quanto cresceranno i consumi”

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, in un’intervista al ‘Quotidiano Nazionale’ si sofferma anche sulle decisioni prese dal governo sulla riforma fiscale.

Il governo ha fatto la sua prima mossa sulla riforma fiscale e arrivano dei primi apprezzamenti. “Condividiamo quanto deciso dalla maggioranza – sottolinea Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio – la sforbiciata su tasse e cuneo potrebbero determinare consumi aggiuntivi per oltre sei miliardi di euro. Si tratta di un punto d’equilibrio che va consolidato anche per dare prospettiva strutturale alle misure“.

Sangalli intervista Quotidiano Nazionale
Sangalli parla delle ultime decisioni del governo – Cityrumors.it – © Ansa

Questo significa che si devono valorizzare tutte le leve disponibili per una maggiore crescita – aggiunge il numero uno di Confcommercio – a partire dalla fondamentale attuazione del Pnrr“.

“Il 2023 economico si chiude con spunti interessanti”

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Sangalli sul 2023 economico in Italia – Cityrumors.it – © Ansa

L’intervista per Sangalli è anche il momento per fare un punto sul 2023 economico italiano: “Ci sono stati spunti interessanti di vitalità economica come, per esempio, la crescita della fiducia delle famiglie, la tenuta dell’occupazione e una inflazione che continua a rallentare la sua corsa. Ma abbiamo registrato anche una vivacità dei consumi confermata sia durante la black week di novembre che dagli otto milioni e mezzo degli italiani andati in vacanza in questi ultimi giorni“.

Secondo le previsioni del nostro Ufficio Studi – aggiunge il presidente di Confcommercio – il 2023 si dovrebbe chiudere con una crescita dello 0,8% e consumi sopra l’1%“.

“Il 2024 ha diverse incertezze”

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Sangalli si proietta anche sul 2024 – Cityrumors.it – © Ansa

Per il 2024, invece, non mancano le incertezze. “L’anno che sta per iniziare annuncia una economia in rallentamento – spiega Sangalli – e ci sono ancora alcuni elementi di incertezza. Non posiamo trascurare i possibili impatti negativi dovuti dal difficile quadro internazionale che potrebbe avere una ripercussioni sulla domanda proveniente dall’estero e generare delle materie prime. E’ evidente che per il 2024 abbiamo due grandi sfide: crescita e finanza pubblica“.

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