Ancora non sei riuscito ad andare in pensione? Preparati al peggio: dal 2025 in avanti saranno guai per i lavoratori.
Pensioni sempre più in bilico tra promesse da mantenere e casse che si stanno prosciugando. Se ancora non sei riuscito ad accedere alla pensione sappi che potresti dover restare inchiodato al lavoro ancora per molti anni.
La riforma delle pensioni che tutti attendevamo con la legge di Bilancio 2024, probabilmente non vedrà la luce neppure nel 2025. Le casse dello Stato il prossimo anno non saranno in condizioni migliori rispetto ad oggi: anzi, secondo le previsioni il Governo potrebbe trovarsi nell’impossibilità di fare ulteriore debito.
La legge di Bilancio 2024 è costata 24 miliardi di euro di cui 16 di extra deficit: dal 2025 non si potrà più procedere in questa direzione e il rischio è che i soldi per attuare altre misure vengano trovati proprio dando una bella sforbiciata alle misure di prepensionamento.
La Lega di Matteo Salvini assicura che le pensioni non subiranno alcuna penalizzazione ma, da qualche parte, bisognerà pur tagliare. Chi non riuscirà ad accedere alla pensione entro la fine del 2024, potrebbe restare incastrato al lavoro ancora per molti molti anni.
Pensioni_ cosa succederà dal prossimo anno
Non buone notizie sul fronte previdenziale: chi non è ancora andato in pensione o non riuscirà ad andarci entro la fine del 2024, potrebbe dover restare a lavorare ancora molto a lungo. Potrebbe quasi ripetersi lo stesso triste scenario che abbiamo vissuto nel 2011 quando fu introdotta la legge Fornero.
Il Governo Meloni non può più permettersi di fare extra deficit, questo è chiaro. Che cosa potrebbe succedere, dunque, alle pensioni? E’ ormai certo che Quota 41 non potrà essere estesa a tutte le categorie lavorative come vorrebbe la Lega. Anche con il ricalcolo contributivo di tutti gli assegni, estendere a tutti questa misura costerebbe troppo allo Stato: circa 9 miliardi di euro.
E’ piuttosto probabile l’abbandono definitivo delle pensioni a Quote e, dunque, è possibile che con il 2024 cesserà di esistere Quota 103 che, comunque, già con la legge di Bilancio 2024 era stata modificata in modo tale da non essere più vantaggiosa. Che cosa succederà alle altre misure di pensione anticipata?
Ape sociale dovrebbe restare al suo posto ma non si esclude un’ulteriore aumento dell’età pensionabile che già, dal 2023 al 2024, è stata portata da 63 anni a 63 anni a 5 mesi. Molto più a rischio, invece, Opzione donna che potrebbe essere cancellata definitivamente. Del resto già da un paio di anni questa misura è fruibile solo da pochissime categorie di lavoratrici: caregiver, disabili con invalidità pari o superiore al 74%, disoccupate e dipendenti di aziende in crisi.
Infine potrebbe essere accantonata la rivalutazione speciale dedicata alle pensioni minime. Insomma chi non riesce ad andare in pensione quest’anno potrebbe non poterci andare ancora per molto tempo.