Per tutti coloro che hanno un’attività devono adeguare la propria posizione entro il gennaio del 2026: ecco come
La nuova Legge di Bilancio, prevista per il prossimo anno, porterà molte novità dal punto di vista economico e di conseguenza anche fiscale. Novità che si estenderanno a ogni ambito, dalle pensioni, ai bonus, fino alle buste paga, passando anche per tasse e bollette. Un Manovra Finanziaria trecentosessanta gradi, capace di coinvolgere nel discorso anche i titolari Partita IVA.
Sia i liberi professionisti, sia chi possiede invece un’attività saranno soggetti di modifiche significative nell’ambito fiscale. Tra queste alcune costringeranno tutti coloro che rientrano nell’ultima categoria, quella della Partita IVA, ad adeguare la propria posizione, in base alle nuove disposizione che verranno emesse.
Tra queste rientra anche l’estensione dell’obbligo di tracciabilità in merito alle spese che vengono effettuate dai tutti i titolari di Partita IVA. In tal senso, tracciabilità viene promossa come una condizione essenziale per ottenere le detrazioni e deduzioni fiscali. A questo obbligo, per tutti i proprietari di un’attività, si aggiunge l’obbligo di collegare il POS al registratore di cassa.
Per approfondire questi e altri temi, andiamo a scoprire cosa dice nel dettaglio la Legge di Bilancio del 2025 e, quindi, tutte le novità che verranno apportate ai liberi professionisti e ai proprietari di Partita IVA.
Le novità
La prima novità riguarda la tracciabilità delle spese per le detrazioni per le partite Iva, voluta dal vice ministro dell’Economia e Finanze, Maurizio Leo. Questo ha voluto che i rimborsi delle spese effettuate per vitto, alloggio, viaggio e trasporto non vanno a formare il reddito nel momento in cui vengono effettuate con versamento bancario o postale. Questo sarà valida a partire dal 1° gennaio 2025.
Un’esigenza che, però, non si allarga anche ai contribuenti forfettari che, invece, porta in deduzione le spese con coefficienti di redditività. Per le attività, però, c’è un’ulteriore novità che riguarda invece tutti coloro i quali sono possessori di un’attività. Come detto questi saranno chiamati a collegare il POS al registratore di cassa.
Questo con lo scopo che lo strumento hardware o software che ha la funzione di accettare i pagamenti elettronici – e quindi il POS – deve essere sempre collegato allo strumento che serve invece per registrare e memorizzare gli stessi pagamenti – quindi i classici registratori di cassa -.
Una norma che, però, a differenza delle altre, dovrà entrare in vigore non a gennaio 2025, ma a partire dal 1° gennaio del 2026, dando così del tempo a tutti di potersi adeguare alla disposizione, facendosi trovare così pronti e non avere problemi al momento dell’ingresso della norma.