Se sei moroso sull’affitto ma hai una giustificazione arriva il Bonus che paga al posto tuo

Può capitare di trovarsi in difficoltà finanziarie e non riuscire a pagare l’affitto. Questo nuovo bonus può fare al caso vostro.

Secondo le leggi del mercato immobiliare italiano, stipulare un contratto di affitto rappresenta un impegno finanziario per gli inquilini, che devono corrispondere il canone di locazione stabilito. Ma la realtà può presentare ostacoli finanziari imprevisti, portando alcuni inquilini a ritardare o addirittura a mancare nei pagamenti, rischiando così di essere sfrattati per morosità.

Arriva il bonus affitti
Cosa c’è da sapere sul bonus che aiuta a pagare l’affitto-cityrumors.it

La legge italiana, in virtù del cosiddetto termine di grazia, offre una possibilità di recupero per gli inquilini in ritardo nei pagamenti, consentendo un pagamento cumulativo posticipato. Ma quando la situazione si aggrava, esiste una rete di sicurezza fornita dal fondo statale per la morosità incolpevole.

La morosità incolpevole è un concetto introdotto dalla legge e si applica quando l’incapacità di pagare il canone di affitto non è attribuibile alla volontà dell’inquilino, ma a circostanze oggettive. Queste possono includere la perdita del lavoro, riduzioni dell’orario di lavoro, o situazioni come la cassa integrazione o la cessazione dell’attività imprenditoriale per cause di forza maggiore.

Requisiti per accedere al Bonus affitti

Il fondo statale per la morosità incolpevole, istituito nel 2013 come parte della legge anti-sfratti, mira a fornire un sostegno concreto agli affittuari in difficoltà finanziarie. Tuttavia, l’accesso a questo fondo è vincolato a determinati requisiti, che sono:

Il bonus per la morosità
Il bonus aiuta ad evitare lo sfratto-cityrumors.it
  • un reddito Isee inferiore a 26mila euro
  • l’affitto di un immobile non di lusso per almeno un anno
  • la regolare registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle entrate
  • non possiedono altri immobili abitabili nella stessa Provincia dove è ubicato quello preso in affitto

La gestione del fondo avviene a livello regionale, con le risorse finanziarie assegnate ai Comuni in base alle loro necessità abitative. Tuttavia, la dotazione finanziaria del fondo è limitata, con solo 20 milioni di euro disponibili annualmente, coprendo solitamente solo una parte del fabbisogno reale.

Per accedere al fondo, gli inquilini devono presentare una richiesta al proprio Comune di residenza, seguendo le regole specifiche stabilite dai bandi locali. In alcuni casi, come per la Regione Lombardia, sono state previste proroghe al fondo per consentire un maggior sostegno agli inquilini in difficoltà.

Oltre al fondo statale, diversi Comuni e Regioni hanno istituito ulteriori misure di sostegno per affrontare la morosità incolpevole. Ad esempio, il Comune di Milano offre il bando Salvasfratti per coloro che rischiano lo sfratto a causa di difficoltà finanziarie, mentre il Comune di Roma fornisce informazioni sul proprio sito istituzionale.

Va evidenziata anche l’iniziativa della Regione Veneto che, oltre al fondo per la morosità incolpevole, ha istituito il cosiddetto fondo affitti. Questo fondo aggiuntivo si propone di offrire ulteriori risorse per affrontare i casi di morosità incolpevole, ampliando così il sostegno disponibile per gli affittuari della regione.

Inoltre, il Comune di Genova ha implementato un proprio programma di assistenza economica destinato a coloro che si trovano nell’impossibilità di pagare l’affitto. Attraverso questo programma, viene fornito un contributo finanziario per alleviare il peso dell’onere locativo per gli inquilini in difficoltà economica. È importante notare che l’importo massimo erogabile per ogni contratto di locazione è pari a 12.000 euro.

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