Coloro che decidono di sostituire la caldaia hanno diritto a un bonus, ma non tutti lo richiedono perché non ne sanno nulla: ecco quali sono le novità da conoscere.
La caldaia è un elemento essenziale per il nostro benessere poiché è grazie a questo dispositivo che abbiamo il calore nella nostra casa. Si tratta di un’installazione importante, spesso costosa e di cui bisogna prendersi cura con la dovuta manutenzione obbligatoria.
La durata di vita di una caldaia è compresa tra i 15 e i 25 anni. Quando si è in questo lasso di tempo è fondamentale rimanere vigili e per prolungare la longevità è necessario mantenerla bene con l’aiuto di un professionista del settore. Tuttavia, alle volte si è costretti a sostituirla perché non svolge più la sua funzione primaria.
Cambiare la caldaia in casa non è mai piacevole. Questo perché richiede non solo un bel po’ di lavoro, ma rappresenta un costo ingente. Tuttavia, è essenziale non aspettare che ci sia un guasto per apportare la sostituzione. Detto ciò, è interessante sapere che si può chiedere il bonus caldaia, un incentivo conosciuto da poche persone.
La sostituzione della caldaia arriva sempre quando il dispositivo non funziona più e comincia a dare problemi. Il prezzo di una caldaia a gas parte generalmente da 2.500 euro ma può arrivare fino a 10.000 euro a seconda della tecnologia scelta. È facile notare quanto sia una spesa ingente da sostenere per milioni di famiglie.
La bella novità per molti consumatori è che la sostituzione della caldaia rientra nel bonus mobili. Per gli acquisti fatti dal 2020 al 2024, anche all’estero, riguardanti mobili e grandi elettrodomestici nuovi, i quali sono destinati per arredare la propria casa che si sta ristrutturando, è prevista un’agevolazione.
L’incentivo in questione è una detrazione IRPEF del 50% della spesa sostenuta, ma entro il limite di 5mila euro nel 2024. Tra gli interventi di ristrutturazione ci sono anche le azioni di manutenzione ordinaria, come quelli che hanno come obiettivo il risparmio energetico e per questa ragione rientra la sostituzione della caldaia.
È importante però sottolineare che si tratta di lavori sugli immobili oggetto di ristrutturazione. La detrazione può essere richiesta per gli interventi edilizi di manutenzione straordinaria, la ristrutturazione edilizia degli appartamenti, il restauro e il risanamento conservativo, la ricostruzione o il ripristino di una struttura danneggiata da eventi calamitosi.
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