Una recente sentenza del Tribunale di Salerno si è espressa sulla possibilità di suddividere la casa familiare tra i due coniugi dopo la separazione o il divorzio.
Quando due persone si separano o divorziano si interrompe la convivenza della coppia che dovrà riorganizzare la quotidianità a livello abitativo. Per quanto riguarda il diritto abitativo, in presenza di figli minori, questo verrà riconosciuto al genitore al quale vengono affidati i figli anche se la casa è di proprietà dell’ex coniuge.
Un quesito che può sorgere in questi casi è se l’abitazione, essendo sufficientemente grande, possa essere suddivisa per permettere ai due ex coniugi di rimanere all’interno, ma senza continuare a convivere. Sul punto si è espresso, attraverso una recente sentenza, il Tribunale di Salerno che ha giudicato un particolare caso.
In una recente sentenza, il Tribunale di Salerno si è espresso sulla possibilità di dividere un’abitazione in due parti distinte nel caso in cui due coniugi si separino o divorziano consentendo all’ex di poter rimanere a vivere in una porzione dell’immobile.
Secondo la sentenza n. 4696 del 16 ottobre 2024, come riporta il sito Laleggepertutti.it, la divisione di un immobile per consentire al genitore non collocatario dei figli è possibile solo se in determinate condizioni. La prima è che l’abitazione abbia dimensioni tali da eccedere alle esigenze della famiglia in questione. Inoltre, l’immobile deve risultare facilmente divisibile cosicché le due porzioni siano totalmente autonome e indipendenti, circostanza che dovrà essere valutata da un perito nominato dal giudice. Infine, non deve esserci conflittualità tra i coniugi che portino ad una pacifica convivenza negli spazi comuni per il bene dei figli minori, secondo il principio del diritto di abitazione che spetta al coniuge collocatario della prole.
Il giudice del Tribunale di Salerno nel caso in oggetto ha respinto la richiesta dell’ex marito di ottenere una porzione dell’immobile proprio in quanto non sussistenza la condizione di facile divisione dell’abitazione, ma anche di assenza di conflittualità tra gli ex coniugi. Respinta anche la richiesta di assegnazione del box auto avanzata dal marito in quanto lo spazio è stato valutato come pertinenza della casa familiare essendo adiacente all’immobile. Per quanto riguarda le pertinenze, come il box auto, queste seguono la decisione sull’immobile considerato familiare, dunque, l’ex coniuge che richiede l’accesso dovrà dimostrare la cessazione o l’inesistenza della pertinenza con l’abitazione.
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