Negli ultimi tempi la questione della settimana lavorativa di 4 giorni sta trovando una grande risposta anche tra le aziende del nostro paese
E’ il sogno di ogni lavoratore: avere il fine settimana più lungo. Infatti, secondo una ricerca, la settimana corta è in cima ai desideri dei lavoratori di oggi. Il 55% degli italiani è disposto a guadagnare meno pur di avere un giorno libero in più. Molti paesi europei hanno già avviato questo cambiamento.
Il percorso dell’Italia parte da lontano e anche arrivare all’attuale settimana lavorativa di 40 ore non è stato un processo semplice. All’inizio del Novecento la giornata lavorativa era molto più lunga rispetto ad oggi, poi con l’espansione industriale si cominciò a parlare anche di diritti dei lavoratori. L’orario venne limitato a 8 ore al giorno per un massimo di 48 ore settimanali, fino ad arrivare alla settimana lavorativa di 40 ore settimanali.
Il primo progetto in questo senso è stato lanciato da Intesa Sanpaolo a gennaio 2023. L’azienda propone una settimana corta da 9 ore lavorative al giorno e 4 mesi di smart working all’anno. Adesso altre due grandi aziende, Luxottica e Lamborghini, hanno intenzione di fare lo stesso. Per Luxottica c’è già l’intesa sindacale e circa 20mila dipendenti degli stabilimenti lavoreranno quattro giorni per 20 settimane all’anno, restando liberi da venerdì a domenica, mentre per tutte le altre settimane si manterranno i cinque giorni lavorativi. Per Lamborghini i sindacati sono al lavoro per arrivare a un accordo per una settimana lavorativa di 33 ore e mezzo. Ridurre la settimana lavorativa secondo molti favorisce la produttività, aumenta il benessere dei dipendenti e promuovere uno stile di vita migliore. La settimana corta potrebbe migliorare la qualità della vita dei dipendenti, riducendo il livello di stress legato a orari di lavoro estesi e intensi. I dipendenti potrebbero sentirsi più motivati e coinvolti nel loro lavoro, contribuendo così a un clima organizzativo positivo e produttivo.
Le modifiche all’orario di lavoro furono il risultato di pressioni sindacali, ma anche della consapevolezza che un lavoratore soddisfatto e ben riposato è più produttivo e meno soggetto a infortuni sul lavoro, così come diceva sempre Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica nel 1961, “Chi lavora felice in fabbrica lavora meglio”. A essere coinvolti nella sperimentazione saranno circa 20mila dipendenti di Luxottica delle sedi di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Pederobba, Lauriano e Rovereto. Tuttavia non tutte le aziende sono proiettate su questa soluzione, perché la scelta della settimana corta richiede un cambio culturale e una riconsiderazione dei tradizionali modelli di lavoro e molti temono una riduzione della produttività o delle prestazioni aziendali. Ma Luxottica, per esempio, ha studiato un piano operativo che prevede di scalare cinque dei venti venerdì liberi dei dipendenti dai permessi retribuiti, mentre gli altri quindici saranno interamente a carico del datore di lavoro. Invece il piano di Lamborghini istituirebbe una settimana di quattro giorni alternata a una da cinque per chi lavora su due turni e due settimane da quattro giorni alternate a una da cinque per chi è impegnato su tre turni. Soluzioni che vanno incontro tanto ai lavoratori che alle aziende, rendendo possibile un approccio più flessibile al lavoro.
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