I dipendenti che vengono messi in cassa integrazione dall’azienda possono continuare a lavorare? Ecco cosa dice la legge
La Cassa Integrazione Guadagni è uno strumento previsto dall’ordinamento italiano, e che ha come obiettivo quello si sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti che si trovano in situazioni di difficoltà economica. La sua gestione è in mano all’INPS e consiste in , un contributo economico che viene erogato ai lavoratori nel momento in cui la loro attività lavorativa viene sospesa o ridotta.
Spesso citata in periodo di Covid, quando durante la pandemia le aziende hanno accusato non pochi problemi economici, trovandosi costretti a mettere in cassa integrazione molti dipendenti. Questa viene anticipata dall’azienda o pagata direttamente dall’INPS e corrisponde all’80% dello stipendio lordo relativo alle ore non lavorate.
Gli unici requisiti sono: essere assunti con un contratto subordinato e l’aver maturato un minimo di 90 giorni di anzianità lavorativa. Principalmente si divide in: Guadagni Ordinaria; Guadagni Straordinaria; Guadagni In Regola; Integrazione Salariale. Si distinguono per la situazione che ha portato alla CIG.
L’obiettivo della cassa integrazione è duplice e riguarda sia l’azienda, sia lo stesso lavoratore: da una parte evitare il licenziamento dei dipendenti mentre l’azienda affronta delle fasi critiche; dall’altra vuole permettere di consentire all’azienda di affrontare periodi di difficoltà senza essere costretta a licenziare i dipendenti che possiede in organico.
Una curiosità che indubbiamente merita risposta è quella sul cosa si può fare e cosa non si può fare mentre si è in cassa integrazione. Soprattutto, ci si chiede se è possibile fare altri lavori mentre si percepisce la CIG, senza starsene con le mani in mano e, in qualche modo, tutelandosi.
Come si può immaginare, la risposta non è secca, ma leggermente più articolata e variabile. Per comprenderla partiamo direttamente da quel che dice la legge: “il lavoratore che svolga attività di lavoro autonomo o subordinato durante il periodo di integrazione salariale non ha diritto al trattamento per le giornate di lavoro effettuate”.
Meno complicata di quanto si pensi. Quanto appena scritto equivale a: sì, si può lavorare mentre si è in cassa integrazione; no, non si può percepire la retribuzione nei giorni in cui si è lavorato e di conseguenza questa sarà ridotta per chi sceglie nel frattempo di fare un altro lavoro.
Una notizia non per forza negativa, tutt’altro, perché permette al lavoratore in cassa integrazione di ragionare e fare due calcoli sul proprio futuro e, soprattutto, sul presente. E, quindi, capire se realmente è conveniente rinunciare a quella parte della CIG oppure se rinunciare a un altro lavoro.
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