Solo queste categorie di lavoratori possono usufruire di 2 anni di congedo straordinario: la lista completa

II congedo straordinario può essere richiesto dal lavoratore caregiver che assiste un familiare con una precisa patologia invalidante.

Tra i benefici rivolti ai caregiver c’è il congedo straordinario per assentarsi dal posto di lavoro per un massimo di due anni continuando a ricevere la retribuzione. Quando si ottiene la misura?

Congedo straordinario per quali lavoratori
Chi può chiedere il congedo straordinario (Cityrumors.it)

Il congedo straordinario è un aiuto offerto al lavoratore che assiste un familiare con disabilità grave. Gli permette di assentarsi dal posto di lavoro per un periodo massimo di due anni senza rischiare il licenziamento o ripercussioni. Il beneficio, però, prevede delle regole da rispettare. Essendo destinato all’assistenza di un disabile sarà necessario che chi assiste e assistito convivano. Esistono solo tre eccezioni a questa regola.

Se il lavoratore è un genitore che assiste il figlio disabile, se caregiver e disabile vivono nello stesso palazzo ma in interni diversi oppure se il caregiver chiede la residenza temporanea vivendo in un Comune differente. Tra gli obblighi c’è anche quello di seguire l‘ordine di priorità nella richiesta del congedo straordinario (coniuge, genitore, figli, fratelli o sorelle, parenti entro il terzo grado). Infine, condizione necessaria è che l’assistito sia affetto da una patologia invalidante grave.

Le patologie che danno diritto al congedo straordinario di due anni

Il riconoscimento della Legge 104 permette di accedere al congedo se è riconosciuta la condizione di gravità del disabile. Significa che la minorazione fisica, psichica o sensoriale dovrà aver ridotto l’autonomia personale dell’assistito tanto da determinare la necessità di un’assistenza generale, permanente e continuativa (Legge 104 articolo tre comma tre).

Quali patologie danno diretto al congedo straordinario
Congedo straordinario per i caregiver (Cityrumors.it)

La Legge non specifica in modo preciso e univoco la definizione di “patologia invalidante”. Per capire quali sono le malattie che possono dare diritto al congedo straordinario si può fare riferimento all’articolo 2 comma 1 del Decreto Interministeriale numero 278/2000 del Ministero della Salute. Nella lettera d si legge che le patologie invalidanti riconosciute sono

  • le patologie acute o croniche che comportano la temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale,
  • le patologie acute o croniche che comportano un’assistenza continuativa oppure un monitoraggio frequente clinico, ematochimico o strumentale,
  • le patologie acute o croniche che necessitano di partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario,
  • le patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva con le caratteristiche dei punti precedenti con un programma terapeutico e riabilitativo che richiede il coinvolgimento dei genitori.

La condizione di salute dovrà essere accertata da una Commissione medico-legale e riportata sul verbale rilasciato in seguito alla visita medica. In questo modo si potrà chiedere il congedo straordinario.

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