La nostra pensione dovrebbe essere sacrosanta e intoccabile. Ma commettendo alcuni errori, possiamo metterla a rischio.
La pensione è un traguardo agognato per molti. Ma, spesso, anche piccoli errori documentali possono portare a conseguenze gravi sotto il profilo economico. Per esempio, se non si effettua questa procedura tramite l’INPS, si rischia di sprecare tanti contributi, vanificando anni e anni di duro lavoro.
Il sistema pensionistico italiano è tra i più complessi che possano esistere. Per questo, quando affrontiamo questi temi li trattiamo quasi con la stessa delicatezza che usiamo quando parliamo di salute e benessere. In entrambi i casi, non si deve pensare di poter trovare tutte le soluzioni solo facendo ricerche online. Al contrario, il consiglio è quello di sempre: affidarsi a professionisti del settore, in questo caso, consulenti del lavoro e commercialisti.
Altrimenti, si rischia di perdere importanti opportunitĂ che il sistema pensionistico offre. E, dopo una vita trascorsa a lavorare, con sacrifici a volte immani, tutto questo potrebbe assumere i contorni di una beffa. Ecco, allora, come comportarsi: basta una semplice procedura per mettere al sicuro la nostra pensione.Â
La ricongiunzione dei contributi è un istituto che permette di unire in un’unica gestione tutti i contributi previdenziali versati in diverse gestioni durante la vita lavorativa di un soggetto. Questo processo può essere applicato anche per trasferire contributi dall’Inpdap (Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica) all’Inps (Istituto nazionale della previdenza sociale). Dal 1° gennaio 2012, tutte le funzioni dell’Inpdap sono state assorbite dall’Inps.
Per poter procedere alla ricongiunzione dei contributi, il lavoratore deve aver accumulato periodi di contribuzione sia nel fondo per i lavoratori dipendenti dell’Inps che nella gestione Inpdap. Sono ammesse anche combinazioni di contributi versati in una gestione speciale per lavoratori autonomi insieme a periodi nell’Inpdap.
Il lavoratore interessato deve presentare una domanda di ricongiunzione contributiva all’Inps, allegando tutta la documentazione richiesta. Questa domanda può essere presentata presso la sede competente dell’Inps. L’onere dipende da fattori come l’età del richiedente, il sesso, il numero di anni da ricongiungere e i periodi temporali da recuperare.
Il costo della ricongiunzione si calcola o con il sistema retributivo, basato sulla quota di pensione corrispondente ai periodi ricongiunti, applicando il relativo coefficiente. Oppure con quello contributivo, basato sulla retribuzione di riferimento e sull’aliquota contributiva IVS vigente al momento della presentazione della domanda.
Dopo la presentazione della domanda, l’Inps richiede entro 60 giorni gli elementi necessari per la costituzione della posizione assicurativa e il calcolo del costo da pagare. Questi elementi devono essere comunicati entro 90 giorni dalla richiesta. Infine, entro 180 giorni dalla data della domanda, l’Inps comunica all’interessato l’esito della domanda, l’importo da pagare e l’eventuale piano di rateizzazione.
Un kickboxer professionista mette KO due agenti di polizia durante una perquisizione per droga. Arrestato…
Un episodio tragico avvenuto in una delle cittĂ piĂą importanti del mondo, all'improvviso il velivolo…
E' arrivata un'importante novitĂ da parte dell'Istat, perchè da oggi anche la prostituzione e le…
Dopo 40 anni dietro le sbarre, torna libero il leggendario boss del narcotraffico messicano, Don…
L'ex ministro in un'intervista a 'Il Giornale' è ritornato sulle vicende personali che lo hanno…
Gli Stati Uniti rivedono le regole per l’ingresso. I contenuti sui social saranno presi in…