Incentivi sulla casa, i bonus che possono essere ancora utilizzati. Le occasioni da non perdere per la propria abitazione.
Ormai ci avviamo alla conclusione dell’estate e sono riprese le discussioni sulla prossima Legge di Bilancio. L’esecutivo è alla prese con delle scelte importanti e al momento il destino di diverse prestazioni e agevolazioni è ancora incerto. La necessità di contenere le spese nel bilancio statale e gli impegni presi a livello europeo sono paletti stringenti da rispettare.
Da questo discorso non sono esclusi i principali incentivi fiscali destinati ai lavori di ristrutturazione e miglioramento in ambito edilizio. Per questi bonus restano quindi alcuni mesi prima della scadenza di fine anno. Si possono dunque ancora sfruttare per ottenere delle importanti detrazioni in termini fiscali sui lavori effettuati. Vediamo quali sono, requisiti e risparmi prima che siano ridotto o abrogati del tutto.
Incentivi sulla casa, come fruire dei bonus edilizi
Iniziamo questa panoramica dal bonus ristrutturazioni. La misura può essere richiesta per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione e risanamento conservativo sulla parti comuni di strutture residenziali. La detrazione arriva al 50%, con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro. Fino al 2027 la detrazione sarà del 36%, per scendere al 30% dal 2028.
Passiamo al Superbonus, uno delle più discusse agevolazioni in campo edilizio. La prestazione è disponibile solo per i condomini e per le abitazioni unifamiliari situate nelle zone colpite da sismi dopo il 2009. La detrazione è del 70% per le spese sostenute nel corso del 2024. Mentre nel 2025 si abbasserà al 65% dei costi avuti.
Altra detrazione ancora disponibile è il bonus elettrodomestici e mobili. Si tratta di una detrazione IRPEF del 50% sulle spese avute acquistando mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredamento di abitazioni in ristrutturazione. L’agevolazione vale anche per gli acquisti effettuati nel 2024, dopodiché sarà cancellata. Il limite massimo di spesa è pari a 5.000 euro e vale anche per mobili usati in ambienti diversi da quelli ristrutturati e per interventi riguardanti pertinenze dell’immobile ristrutturato.
C’è poi il bonus verde, con detrazione IRPEF del 36% e spese fino a 5.000 euro per interventi specifici che includono l’installazione di impianti di irrigazione, lo scavo di pozzi, la copertura a verde e giardini pensili, la sistemazione a verde delle aree scoperte private. Sono valide per l’agevolazione anche le spese di progettazione e manutenzione per le opere elencate. Da ricordare che i pagamenti devono avvenire in maniera tracciabile (bonifici, carte elettroniche di pagamento).
Infine ricordiamo l’Ecobonus che scade nel 2024. Le agevolazioni sono pari fino al 75% in dieci anni, per interventi sulle parti comuni degli edifici. Sono coperti i lavori di installazione di impianti fotovoltaici, di colonnine per la ricarica di mezzi elettrici, per lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico. La spesa detraibile massima è di 136.000 euro per lavori di riduzione degli sprechi energetici e per favorire il risparmio economico.