Il nuovo decreto in arrivo per il 2025 prevede nuove restrizioni e sanzioni ancora più severe per il trasferimento del denaro
Il trasferimento di denaro contante sta per subire una stretta in vista delle uscite e dell’entrate oltre il confine nazionale. A prevederlo è la bozza del decreto legislativo che lo scorso lunedì 9 dicembre, è stata presentata in sede del Consiglio dei ministri. Questo prevederà sanzioni più impegnative, inasprimento dei sequestri e la possibilità per le autorità di trattenere il denaro.
Quest’ultima situazione si verificherà solamente nel caso in cui vengano registrate delle violazioni nei casi di mancata dichiarazione o indizi che possano ricondurre a collegamenti con la criminalità. In particolar modo il decreto va a rivedere quattro articoli che fanno parte della disciplina del mercato dell’oro del 2000 e ad un decreto legislativo del 2008.
Il contante, invece, ha una normativa differente, la quale prevede che resti in vigore l’obbligo di dichiarazione per chi entra o esce dal territorio nazionale se con sé porti cifre pari o superiori a 10 mila euro. In questi casi le dichiarazioni devono essere complete e corrette, ma soprattutto il denaro messo in condizione di esser sottoposto ai controlli.
Proprio quest’ultimi dettagli tornano nella regola del possibile trattenimento di denaro che sfonda il tetto dei 10 mila euro come massimo e introduce nuovi dettagli che può essere utile e interessante andare a scoprire.
Nel decreto si legge: “L’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Guardia di finanza possono trattenere il denaro”. Questo può avvenire nei casi in cui non vengono rispettate le indicazioni di cui sopra: quindi se le dichiarazioni sono imprecise, oppure: “qualora emergano indizi che il denaro contante, accompagnato o non accompagnato, a prescindere dall’importo, potrebbe essere correlato ad attività criminose”.
Per gli importi inferiori ai 10 mila euro il trattenimento massimo sarà di 30 giorni, estensibile a 90 solo davanti a delle situazioni particolari. Nel corso dei controlli tutti i dati acquisiti possono essere riutilizzati anche per fini fiscali. Questi avvengono in maniera solitamente casuale.
Come già anticipato, il tetto dei 10 mila euro come soglia massima trattenibile è stato rimosso. Le percentuali attuali dell’importo eccedente passano a 50, 70 e 100%. L’importo del sequestro non può essere di quantità inferiore ai 900 euro e superiore a 1 milione di euro. Inoltre, sono state anche inasprite le sanzioni che non partiranno più da un minimo di 300 come prima, ma da 900 euro.
Controlli, dunque, più serrati e severi che spingono chi trasferisce contati fuori dal confine a essere molto più attento anche in fase di dichiarazione delle cifre e di predisposizione ai controlli, onde evitare il fermo dei soldi e dure sanzioni.
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