Prevista la sospensione della NASPI per una categoria specifica di lavoratori che si trovano attualmente in disoccupazione
La NASPI, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è in un’indennità a ricorrenza mensile di disoccupazione prevista per tutti a tutti lavoratori che avevano stipulato un rapporto di lavoro subordinato. Un’indennità che prevede la propria erogazione nel caso in cui una persona dovesse perdere il posto di lavoro in modo involontario. La sua entrata in vigore è datata 1° gennaio 2015.
Una certezza che consente a chi non ha più il suo mestiere e quindi una retribuzione, di godere comunque di una cifra sostanziosa – soprattutto nelle fase iniziali – che lo accompagnerà nella ricerca di un nuovo impiego. Spetta all’ottavo giorno successivo all’interruzione del rapporto e il suo pagamento è a regime mensile.
Il suo importo corrisponde esattamente al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se il reddito degli ultimi quattro anni dovesse esser stato all’importo stabilito dalla legge. Al contrario, sarà pari al 75% dell’importo di riferimento annuo, ma a questo verrà sommato il 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e l’importo.
Nella Legge di Bilancio in vista del nuovo anno, però, sono previste alcune importante novità in merito alla NASPI. Novità che potrebbero portare alla perdita del diritto all’indennità se si rientra in alcune categorie specifiche. Andiamo a scoprire quali.
Chi non avrà più la NASPI?
Bisogna prima partire da un dettaglio: attualmente la Legge di Bilancio va considerata ancora come una bozza che dovrà passare la verifica delle commissioni parlamentari, attesa per la prossima settimana quando avverrà la discussione in aula alla Camera. L’approvazione definitiva, per la quale emerge tanta fiducia, è attesa prima di Natale.
Ad attirare l’attenzione è in particolare l’articolo 29 del capo V, il quale tratta il tema dei lavoratori rimpatriati, in seguito al licenziamento per mancato rinnovo dei contratti di lavoro stagionale. Per questi nella legge precedente era previsto il diritto al trattamento ordinario di disoccupazione per un periodo di 180 giorni.
La nuova Legge di Bilancio, però, prevede la sospensione della NASPI per questa categoria di lavoratori. Questa più dettagliatamente recita esattamente che: “la legge 25 luglio 1975, n. 402, non si applica alle cessazioni del rapporto di lavoro intervenute a partire dal 1° gennaio 2025″. Una sentenza a sorpresa che ha stravolta la tendenza del passato.
A tal riguardo è doveroso ribadire che si tratta di una bozza e quindi che sarà necessaria l’approvazione definitiva nei prossimi giorni. Per il momento, però, la strada sembrerebbe tracciata, ragion per cui per tutti i lavoratori rimpatriati il timore di questa sospensione è un fatto concreto.