Tante nuove tasse e microtasse dal Governo: i troppi soldi che pagherai in più

L’anno nuovo ha portato molti cambiamenti sul profilo finanziario ed economico per gli italiani con l’introduzione di nuove tasse da pagare.

Unitamente ad inflazione, aumenti generalizzati e costi da sostenere non è sicuramente facile pensare di dover fronteggiare la situazione con una tassazione aggiuntiva che farà leva sulle tasche degli italiani. Sommandole, per quanto siano microtasse in alcuni casi, si arriva comunque ad una spesa mensile impegnativa.

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Le nuove tasse del Governo (cityrumors.it)

Nel complesso in alcuni casi la tassazione è maggiorata rispetto al passato, in altri la problematica arriva direttamente dall’aumento dell’Iva anche su beni di prima necessità di cui si discute ormai da tempo, senza considerare poi la condizione generale di piccoli aumenti sparsi su questioni di ordinaria amministrazione dalle bollette ai prodotti per bambini. 

Stangata del Governo italiano: aumenti ovunque a partire da gennaio

Nel maxi aumento c’è di tutto, dai pannolini e i beni dell’infanzia alle bollette che con il mercato libero peggiorano solo la situazione, ci sono poi i pedaggi autostradali, i prodotti femminili, la lista è lunga. Una pioggia di aumenti è la sintesi perfetta della condizione che si apprestano a vivere gli italiani.

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Quanto spenderemo in più per le tasse (cityrumors.it)

La prima stangata è sulle bollette, i prezzi delle materie stanno progressivamente calando ma il problema è un altro perché il Governo ha eliminato il regime tutelato che determinava l’Iva al 5% riportando la stessa all’aliquota standard del 22%, senza contare poi il passaggio al mercato libero che segna un aumento per tutti. Dal primo gennaio è aumentata l’Iva su latte, prodotti per bambini di prima necessità come pappe e pannolini, passando dal 5% al 10% e aumenta anche quella sui prodotti per la sicurezza come i seggiolini auto che si attesta al 22%.

Lo stesso dicasi per l’igiene intima femminile, gli assorbenti passeranno da un’Iva del 5% al 10%, di nuovo. Solo questa vendita porterà allo Stato 160 milioni di euro. Anche le sigarette aumentano, tutti i tipi quindi anche i liquidi e le elettroniche. Aumenta la quota per gli affitti brevi che durano meno di trenta giorni dalla seconda casa in poi, si va dal 21% al 26%. Le imposte sulle case che sono state vendute dopo il Superbonus arrivano al 26% sulla plusvalenza della vendita.

La nuova tassa riguarda anche i bonifici parlanti, tra l’altro obbligatori per accedere ai bonus, Banche e Posta tratterranno l’11%, prima era l’8%, solo da questa il Governo ricaverà ben 500 milioni extra nel 2024. Arriva la tassa anche per chi ha la casa all’estero, il valore aumenta dallo 0.76 a 1.06, raddoppia per chi ha conti correnti, libretti di risparmio o qualunque altra attività finanziaria fuori dall’Italia.

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