Versamenti fiscali mensili per lavoratori autonomi nel 2024: rivoluzione nei pagamenti delle tasse con dilazioni strutturali
Le tasse ‘mensilizzate’ diventano una realtà per tutti, inclusi i lavoratori autonomi con partita IVA. Grazie al decreto Adempimenti, i professionisti autonomi potranno dilazionare il pagamento del saldo e del primo acconto su sette mesi anziché sei, come previsto in precedenza.
Questa importante novità, recepita tramite due circolari dell’Agenzia delle Entrate (l’ultima delle quali datata 2 maggio 2024), rappresenta un cambiamento significativo nell’ambito degli adempimenti fiscali per i liberi professionisti. La possibilità di dilazionare i pagamenti mensili delle tasse offre maggiore flessibilità finanziaria ai lavoratori autonomi, consentendo una gestione più agevole delle proprie finanze e contribuendo a rendere più equo il sistema fiscale per tutti i contribuenti..
Il Governo si impegna a rendere strutturale la possibilità di dilazionare il secondo acconto su cinque mesi, sperimentato nel 2024. L’obiettivo è consentire ai lavoratori autonomi di spalmare il pagamento delle tasse su dodici mesi, come già avviene per i dipendenti e i pensionati. Alberto Gusmeroli, autore della riforma, annuncia interventi futuri con un decreto entro i prossimi tre mesi, che non comporterà costi aggiuntivi per lo Stato e garantirà maggiore liquidità agli operatori professionali e alle imprese.
Il nuovo calendario dei versamenti per il saldo e il primo acconto del 2024 prevede una rata aggiuntiva, consentendo la dilazione da giugno a dicembre:
– Prima rata entro il 1° luglio 2024 (il 30 giugno, essendo festivo, slitta al giorno successivo);
– Seconda rata entro il 16 luglio 2024;
– Terza rata entro il 20 agosto 2024;
– Quarta rata entro il 16 settembre 2024;
– Quinta rata entro il 16 ottobre 2024;
– Sesta rata entro il 18 novembre 2024 (il 16 novembre, cadendo di sabato, slitta al primo giorno lavorativo successivo);
– Settima e ultima rata entro il 16 dicembre 2024.
La rateizzazione dell’acconto di novembre 2023, slittato a gennaio 2024, ha coinvolto oltre 3 milioni e mezzo di lavoratori autonomi. Se la misura diventerà strutturale e verrà estesa a tutte le partite IVA, potrà coinvolgere fino a 5 milioni di contribuenti, permettendo di versare le imposte su un reddito effettivo a fine anno, anziché su un reddito presunto.